Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] maledetta appare piuttosto per Costanza d'Aragona, figlia di Manfredi, che viene a scardinare l'opera di livello su colloqui, consigli regi, sinodi (tutta la cronaca del concilio di Lione, per esempio, o i molti e significativi interventi presso ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] crociata e il concilio laterano del 1215 (vv. 9-10). Il componimento invita i cristiani a prendere la croce e a partire per il da tutte le parti", anche grazie all'opera della prima moglie Costanza d'Aragona, figlia di Alfonso II, il re poeta e ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] ma la ‘invenzione’ della Croce o la convocazione del concilio di Nicea determinano la sua gloria e, specie nella tradizione . Nel luglio del 306 muore Costanzo Cloro. Costantino, acclamato Augusto d’Occidente a York, seguendo l’atteggiamento assunto ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] con stupore un popolo cattolico tutt’altro che conformista22.
Aconcilio concluso, l’8 dicembre 1965, ci si accorse tuttavia i pochissimi politici ad occuparsi con competenza e costanza del problema concordatario, ambiva alla conclusione personale ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] con i maggiori principi all'epoca dei grandi concili di Costanza e di Basilea. La Repubblica non aveva papi, Milano 1987, pp. 13 s., 18-25, 30, 33, 39 s., 42; P. Sarpi, Opere, a cura di G. Cozzi-L. Cozzi, pp. 115, 160 n., 183 n., 469, 475, 480, 593, ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] titolo dovuto parlare a partire dal regno di Costanzo II, in presenza di una sorta di «gallicanesimo nascente», con un imperatore che stavolta avrebbe preteso d’imporre egli stesso le decisioni al concilio dei vescovi, secondo un «sistema tirannico ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] nel 1123 con la convocazione del primo concilio ecumenico della Chiesa latina a Roma nel complesso lateranense, si ebbe una prima della Riforma, a cura di P. Prodi, P. Johanek, Bologna 1984, pp. 207-257; R. Rusconi, Da Costanza al Laterano: la ...
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I santuari e i pellegrinaggi
Giovanna Rech
I santuari e i pellegrinaggi sono fenomeni religiosi che si rincorrono nello spazio e nel tempo. Se il santuario è principalmente un luogo sacro, il pellegrinaggio [...] […]. Ancora più significativa è la ripartizione: commovente è infatti la costanza dei gruppi montani per cui ogni vallata possiede il santuario» ed , emblematicamente stabilito nel concilio Vaticano II, si è data a vedere attraverso alcune immagini ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] minima parte, si poteva conoscere a messa, ma, dal concilio di Trento fino alle disposizioni del concilio Vaticano II, per quattro secoli scorso». La Sbbf, nel suo diffondere la Bibbia con costanza e tenacia in un mondo spesso ostile, nel suo proporre ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] (1963) di Giovanni XXIII passando dalla Gaudium et spes del concilio Vaticano II e poi dalla Populorum Progressio (1967) di Paolo Confindustria, che con costanza cercò di combattere la visione integralista del corporativismo, fino a quando fu rimosso ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...