Pietro de Luna, di nobile famiglia aragonese, studiò in Francia e insegnò diritto canonico all'università di Montpellier. Nominato cardinale diacono da Gregorio XI nel 1375, fu tra i più caldi fautori [...] Si mostrò invece propenso a un'intesa personale coi papi di Roma, e dal 1396 in avanti intavolò a tale scopo trattative, la sua neutralità verso i due papi. Deposto e scomunicato dal concilio di Pisa, il 5 giugno 1409, fu abbandonato dagli ultimi ...
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Cardinale, zio di Napoleone (era fratello di Letizia Bonaparte), nato ad Aiaccio il 3 gennaio 1763, morto a Roma il 13 maggio 1839. Arcidiacono di Ajaccio, la Rivoluzione lo costrinse a lasciare l'abito [...] come presidente della commissione ecclesiastica del 1809 e del concilio del 1811, e finalmente un tentativo che egli fece fu nominato senatore. Dopo la seconda abdicazione si ritirò a Roma, accolto con molta benevolenza da Pio VII. Non volle mai ...
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MARTINO I Papa
Pio Paschini
Originario di Todi nell'Umbria, fu eletto nel luglio 649 a succedere a papa Teodoro I. Egli trovava la Chiesa cattolica straziata dall'eresia dei monoteliti, per i quali [...] aprì il 5 ottobre 649 nella basilica Lateranense un concilio a cui parteciparono 105 vescovi, quasi tutti italiani Olimpio in Sicilia, Teodoro Calliopa, che gli successe, si presentò a Roma con una truppa d'armati, comunicò al clero il 17 giugno 653 ...
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Nacque a Venezia nel 1411 dalla nota famiglia patrizia (v. sopra). Discepolo di Vittorino da Feltre a Mantova, si recò poi a Roma presso lo zio cardinale Antonio Correr, che lo indusse a vestire l'abito [...] ecclesiastico. Eletto da papa Eugenio IV protonotario apostolico, il C. andò al concilio di Basilea (1433), dove assunse un energico atteggiamento contro le stesse pretensioni papali, non dimenticando ricerche erudite che gli fruttarono la scoperta ...
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Cardinale e vescovo di Fermo, nato a Capranica Prenestina nel 1400, morto a Roma il 14 luglio 1458. A 15 anni frequentava già l'università di Padova, dove ebbe a maestro Ciuliano Cesarini. Da Martino V [...] . Allora il C. si rifugiò presso i Visconti e poi presso il concilio di Basilea allora in atto, al quale s'appellò. I suoi beni, prelati colti, fondò il primo dei tanti collegi, onde poi Roma si è arricchita, dotandolo per 31 scolari (16 di teologia ...
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Primo arcivescovo di Pisa, successo al vescovo Gherardo nel 1088. Per volere di Urbano II, con bolla del 21 aprile 1092, fu nominato arcivescovo con la supremazia sui vescovi di Corsica, isola donata l'anno [...] dal giudice di Gallura. Ricondotti gli animi alla fede, Urbano II lo chiamò a Roma per essere aiutato nelle cure del suo ministero. Nel 1095 insieme col papa fu nel concilio di Piacenza, poi a Cluny e a Clermont per predicare la crociata. Di ritorno ...
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SFONDRATI, Francesco
Cardinale, nato a Cremona il 25 ottobre 1493, ivi morto il 31 luglio 1550. Apparteneva alla nobile famiglia milanese degli Sfondrati (v.) ed aveva ereditato dal padre, Giovan Battista, [...] dopo aver insegnato per qualche tempo a Padova, Pavia, Bologna, Roma e Torino, passò al servizio del duca di Milano Francesco Sforza Santa Sede e Carlo V a proposito della riapertura del concilio di Trento ma non riusci a impedire che l'imperatore ...
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Figlio naturale di Federico II. Non sappiamo l'anno della sua nascita, né il nome della madre, che solo in fonti tarde è identificata con Bianca Lancia dei conti di Monferrato; probabilmente nacque intorno [...] Marca che riuscì a conquistare in parte. Nel 1241, alla Meloria, catturò la flotta dei Genovesi che portava a Roma, per il concilio convocato da Innocenzo IV, tre legati pontifici e cento tra arcivescovi e vescovi. Il pontefice lo scomunicò e sciolse ...
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ZELADA, Francesco Saverio de
Cardinale, nato di famiglia spagnola a Roma il 27 agosto 177, morto ivi il 19 dicembre 1801. Dedicatosi alla vita ecclesiastica, fu da Benedetto XIV nominato cameriere segreto [...] (1744). Uditore di Rota (1760), segretario della congregazione del Concilio (1766), vescovo assistente al Soglio (1767), fu da Clemente v. la sua De nummis aliquot aereis uncialibus Epistola, Roma 1778), iscrizioni e oggetti d'arte antica, macchine ...
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Cardinale, dell'illustre famiglia romana; era protonotario apostolico, quando Leone X, di cui era amico, lo comprese nel numero dei 31 cardinali nella celebre promozione del 1° luglio 1517. Partecipò nel [...] fu largamente adoperato nella riforma della Chiesa in preparazione al concilio di Trento. Nei negoziati di Nizza tra Francesco I il 31 maggio 1540, e di Palestrina il 14 novembre 1541; morì in Roma il 13 febbraio 1542.
Bibl.: G. Moroni, Diz. di erud. ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...