Nato a Trebisonda probabilmente nel 1403 (secondo altri nel 1389 o 1395) in modesta condizione, fu affidato alle cure del metropolita Dositeo, dal quale dopo la sua abdicazione fu condotto a Costantinopoli, [...] ortodossa. A Ferrara e a Firenze, dove si trasferì il concilio, il B. fece profonda impressione per la sua dirittura morale 675-746). Edizione principe di In Calumniatorem Platonis l. IV, Roma, Schweynhaym et Pannartz, senza anno (ma 1469) con De ...
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LUIGI IX re di Francia, santo
Nicola Ottokar
Nacque il 25 aprile 1214, probabilmente a Poissy. Diventato re all'età di 12 anni, dopo la morte inaspettata del padre, rimase sotto la tutela della madre, [...] . Dopo la deposizione di Federico II, decretata dal concilio di Lione nel 1245, L., senza omettere di manifestare regno di L. fu introdotta in Francia l'inquisizione della Chiesa di Roma. Però, a varie riprese, il re ebbe a protestare contro le ...
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Detto nelle fonti latine Dionysius exiguus, fu un monaco, nativo della Scizia, ma vissuto a lungo a Roma. Non si sa con precisione quando andasse in questa città; certo dopo il 496, anno in cui morì il [...] una versione dei canoni greci, così è certo che D. andò a Roma prima del 523, anno in cui morì quel pontefice; e senza dubbio allora in poi essa fu la sola a cui ricorsero i concilî franchi e i sovrani carolingi nei loro capitolari; anzi Carlomagno ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuola romana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] principî egli abbia inteso di applicare la riforma imposta dal concilio di Trento all'arte musicale applicata al culto: Has scritte pei frequentatori della congregazione dell'Oratorio, fondata in Roma da Filippo Neri. Fiorentino come costui, stretto a ...
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Superato per la prima volta, nel 1958, il plenum tradizionale di 70 membri, il collegio cardinalizio si avviò verso nuovi sviluppi, sia nel numero sia nella rappresentatività. Al tempo stesso sono andati [...] e poi parroco in patria.
Specialmente dopo il Concilio certuni hanno parlato di abolire il cardinalato o di per l'amministrazione e il governo delle proprie chiese titolari in Roma; anche per l'imposizione della berretta venne chiesto ai capi di ...
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RICCI, Scipione de
Niccolò Rodolico
Nacque a Firenze nel 1741, morto ivi nel gennaio del 1810. A quindici anni andò a Roma nel Collegio romano dei gesuiti. Credette poco dopo il Ricci di avere la vocazione [...] con il far cadere la Chiega sotto la soggezione dello Stato.
Bibl.: Memorie di S. d. R., ed. Gelli 1865; Atti e decreti del concilio diocesano di Pistoia, Pistoia 1788; N. Rodolico, Gli amici e i tempi di S. d. R., Firenze 1920. E cfr.: A. C. Jemolo ...
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Nato in Mugello, forse nel villaggio La Casa da cui traeva nome la sua nobile famiglia, il 28 giugno 1503, morto a Montepulciano il 14 novembre 1556. Studiò a Bologna, a Firenze e dal 1525 di nuovo a Bologna, [...] nipoti, fu iscritto all'Accademia fiorentina. Tornato a Roma, fu nel 1544 eletto arcivescovo di Benevento, ma non come nunzio pontificio a Venezia, donde seguiva l'andamento del concilio di Trento. Quando Paolo III istituì la lega dei potenti ...
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Cardinale, nato nel 1483 a Venezia, morto il 24 agosto 1542 a Bologna, cominciò col rendere inestimabili servigi alla propria patria sia nelle questioni di carattere interno, quale quella di regolamentazione [...] prese il sopravvento su qualunque opportunismo politico di conciliazione e tutto fallì. L'imperatore firmò senza III e l'Italia, I, Camerino 1901; id., Paolo III, Messina 1918; I; Pastor, Storia dei papi, trad. Mercati, Roma 1927, V, p. 97 segg. ...
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Nato a Fossombrone nel 1247, a 23 anni vestì l'abito francescano nel convento di Cingoli e, pur senza salire al sacerdozio, si applicò assiduamente allo studio delle sacre lettere. Di carattere austero, [...] del beato Paoluccio Trinci (1368), i frati minori osservanti nel concilio di Costanza (1415) e, un secolo dopo, i frati segg.
Bibl.: F. Tocco, Le due prime tribolazioni dell'Ordine francescano, Roma 1908; F. Ehrle, in Archiv., cit., II (1886), p. ...
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E più noto col nome di cardinale Caetano (Gaetano, lat. Caietanus) dalla città di Gaeta, ove egli nacque il 20 febbraio 1468. A 16 anni entrò tra i domenicani e studiò prima a Napoli, indi a Bologna. Nel [...] di Giulio II; consigliò anche il papa a riunire un concilio nel Laterano, per mettere mano alla riforma cattolica. Nello VII visse appartato, tra lo studio e le opere di pietà. Morì a Roma il 9 agosto 1534 e fu sepolto alla Minerva.
Opere e dottrina. ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...