. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] e V, la fondazione delle abbazie era libera, ed il concilio di Calcedonia (451) aveva richiesto, a tutela dei diritti Fossanova, posta sulla via Appia, in facile comunicazione con Roma, talmente frequentata da viaggiatori che nel 1256 papa Alessandro ...
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Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] pensò, dopo le condanne di Alessandro III (1179) e del concilio di Verona (1184), Innocenzo III. Nei primi anni del suo di Berengario, arcivescovo di Narbona; ma questi, appellando a Roma, poté conservare la sua sede sino alla morte (1213). ...
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Nacque in Firenze il 21 luglio 1515, nel popolo di San Pier Gattolini, da Lucrezia di Mosciano e da ser Francesco Neri notaio, oriundo da famiglia nobile, di mediocre fortuna, passata nel sec. XV da Castelfranco [...] III preparava la pace politica necessaria per aprire il concilio della tanto invocata riforma, il giovane laico fiorentino, quei suoi figliuoli; ma nel fatto non si mosse mai da Roma, lieto che l'oratorio di Napoli venisse retto con tanto spirito ...
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Fra Giovanni da Fiesole, detto il beato Angelico, pittore, nacque nel 1387 a Vicchio di Mugello (Firenze) e morì a Roma il 14 luglio 1455. Si chiamava, al secolo, Guido o Guidolino di Pietro. A vent'anni, [...] nel duomo di Prato, affidata poi a Filippo Lippi, tornò l'A. a Roma, vi morì a 68 anni e v'ebbe sepoltura in S. Maria sopra avevano stupito Firenze durante il concilio per l'unione delle Chiese orientali con Roma. Nelle pitture della cappella ...
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TERRACINA (A.T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe LUGLI
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe LUGLI
Giovanni COLASANTI
Città del Lazio meridionale (prov. di Littoria) sul Tirreno, situata nella parte [...] ha in Terracina tradizioni apostoliche; ma il primo vescovo di cui si abbia notizia certa è Sabino, presente al concilio di Roma dell'anno 313. Le invasioni barbariche prima, e le piraterie dei Saraceni dopo, colpirono gravemente la vita della città ...
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GRAZIANO
Guido Bonolis
. Monaco camaldolese, nato in Italia, residente nel monastero di S. Felice di Bologna, dove insegnava teologia. S'ignora l'anno della sua nascita; è probabile che egli vivesse [...] posteriore al 1139, poiché vi si riportano i canoni del II Concilio Lateranense, tenuto in quell'anno; e sembra che sia stata della scienza del diritto canonico, in Atti R. Acc. dei Lincei, Roma 1926, e gli autori citati ivi a p. 123, nota 1; ...
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Filippo IV, nato nel 1268 da Filippo l'Ardito e da Isabella d'Aragona, e morto nel 1314, è passato alla storia con la reputazione di re energico, privo di scrupoli e spesso anche crudele; ma certamente [...] con le bolle Salvator mundi e Ausculta fili ritirò tutte le concessioni fatte a F., e indisse un concilio di prelati francesi a Roma alla data del 1° novembre 1302, per giudicare della condotta del re. La bolla Ausculta fili provocò la ...
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Fu uno dei fuorusciti italiani aderenti alla Riforma. Nacque a Trento, di famiglia originaria della Val di Sole, secondo alcuni il 7 settembre 1492; il Ruffini Avondo sostiene invece, con buone ragioni, [...] Probabilmente in Trento e durante gli anni del Concilio fu guadagnato alle idee della Riforma e contrasse della maggiore opera dello stesso autore Syntagma de studio militari stampata a Roma nel 1638 (p. 504 segg.). Negli archivî inglesi (Record ...
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. Con questa festa, che ricorre il 25 di marzo, la chiesa celebra il mistero dell'Incarnazione del Verbo: e perciò anticamente essa fu chiamata festa della Divina Incarnazione. Il terzo Vangelo è il solo [...] divergenze circa la data precisa, nella Spagna il decimo concilio nazionale di Toledo trasportò la festa all'epoca dell'Avvento del Sud.
5. L'arciconfraternita dell'Annunziata. - Fondata in Roma nel sec. XV da nobili signori per provvedere di doti le ...
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In latino claustrum significava qualcosa che chiude, un serrame (cfr. claudo "chiudo"), e poi un luogo chiuso di difficile accesso. Finalmente il vocabolo prese il senso d'un luogo abitato da religiosi. [...] grande vasca destinata alle abluzioni.
Nel 567 il concilio di Tours prescrisse che i monasteri possedessero un locale , e quello dello stesso architetto in S. Maria della Pace a Roma, a due ordini, con le colonnine del secondo ordine poggiate sugli ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...