Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] intera o meno frequentemente a mezza figura.
Lega s. Alleanza stretta a Roma il 4 ottobre 1511 fra Giulio II, Ferdinando il Cattolico re di Spagna e Venezia in risposta al Concilio di Pisa, promosso dalla Francia contro il papa, il quale aveva rotto ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] e teologia a Valladolid, Segovia e Ávila (1574-80); fu poi a Roma (1580-85). Tornato in Spagna, insegnò ancora ad Alcalá (1585-93 pio"; Alessandro VII "principe dei teologi moderni") e dal concilio Vaticano I.
Opere
Tra le altre opere ricordiamo: De ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] riconosciuta ufficialmente nei concili di Costantinopoli (381) e di Efeso (431). Dopo il concilio di Calcedonia (451 poi anche tra i melchiti fece progressi l’idea dell’unione con Roma, che si può ritenere completa con il patriarca Cirillo VI Tanas ( ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] una piena concordanza di vedute: se da una parte cercò di impedire la definitiva rottura con Roma (egli fu invece sempre per una conciliazione), dall'altra ripugnava alla sua formazione umanistica la dottrina del servo arbitrio, che si opponeva in ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] capitolare di Magdeburgo. Inviato nel 992 dal re di Boemia a Roma, vi avrebbe cambiato il suo nome di Asztric (o Radla) miracolosa che colà si trovava, citata negli Atti del II Concilio di Nicea, è menzione nel Martirologio Romano.
7. Anastasio di ...
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Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] missione semplicemente informativa, Radoaldo di Porto e Zaccaria di Anagni, i quali invece aderirono al concilio che nell'861 depose Ignazio. Intanto a Roma, inviati e amici di Ignazio ottennero che il papa nel sinodo dell'863 condannasse F., anche ...
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Congregazioni pontificie
Le c. sono commissioni di prelati, con funzioni amministrative, legislative e giudiziarie, attraverso cui la Santa Sede tratta gli affari della Chiesa. Le prime c. nacquero nel [...] (caritativo, sociale, culturale ecc.). La prima fu fondata a Roma nel 1463 dal gesuita belga J. Leunis tra gli studenti del solenni e numerosi documenti da molti papi. Dopo il Concilio Vaticano II hanno assunto la denominazione di Comunità di ...
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Pseudonimo sotto il quale è noto Johann Nikolaus von Hontheim (Treviri 1701 - Montquintin, Lussemburgo, 1790), storico e canonista. In De statu ecclesiae deque legitima potestate Romani pontificis liber [...] U. Grozio e S. Pufendorf. Entrato nel clero, fu a Roma dove acquistò conoscenza della prassi curiale; tornato a Treviri, coprì alti Facoltà di teologia di Parigi), era nell'appello al concilio e al braccio secolare contro il papa usurpatore, con ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] in favore del matrimonio e ostile al celibato. A Roma l’avversione al c. è documentata in antico, ma . ecclesiastico si affermò nei primi anni del 4° sec., quando il Concilio di Elvira (Iliberri, odierna Granada) ordinò a tutti i chierici di astenersi ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] la condanna, pur senza nominare A., da parte di un concilio di Alessandria (362). Il suo intervento nello scisma di Antiochia sue dottrine sull'Incarnazione furono condannate in vari sinodi (Roma, 377; Alessandria, 378; Antiochia, 379; Costantinopoli, ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...