Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] per la tesi della supremazia papale. Nel 1437 fu inviato dal papa a Costantinopoli, donde l'anno seguente riuscì a condurre al ConciliodiFerrara l'imperatore Giovanni VIII Paleologo. Con la sua attività instancabile seppe guadagnare alla causa ...
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ARGIROPULO, Giovanni
Emilio Bigi
L'anno della sua nascita, avvenuta certamente a Costantinopoli, sembra potersi fissare con buona approssimazione intorno all'anno 1415. Nulla si sa della sua prima giovinezza [...] studio della filosofia. In Italia egli comparve per, la prima volta nel 1438, in occasione del conciliodiFerrara e di Firenze, e certo fin d'allora ebbe modo di entrare in rapporto col Filelfo, che gli rimase poi sempre amico, e con altri umanisti ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] in Italia, come consigliere dell'imperatore bizantino Giovanni VIII al ConciliodiFerrara e Firenze. Fu in questa occasione che, secondo Ficino, avrebbe ispirato il cosiddetto "ritorno" di Platone e spinto Cosimo de' Medici a fondare l'Accademia ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] del partito papalista. Questa vittoria fu certamente propiziata anche dal successo ottenuto da Eugenio IV con il ConciliodiFerrara-Firenze, che si concluse con la precaria riunificazione della Chiesa romana con le chiese ortodosse e orientali ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] l'ispirazione per la sua opera nel 1437, mentre si trovava su di una nave, di ritorno da Costantinopoli, al seguito della delegazione greca, che si recava al ConciliodiFerrara. Niccolò Cusano terminò il De docta ignorantia con una discussione sull ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] , vi fu un grande afflusso di dotti bizantini in Italia, a seguito del ConciliodiFerrara e Firenze (tenutosi nel 1438-39, con lo scopo di riconciliare la Chiesa greca con la Chiesa di Roma) e alla caduta di Costantinopoli nelle mani dei Turchi ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] a Mantova, in ottobre accettò l’offerta dell’Università diFerrara. Il trasferimento era stato fortemente caldeggiato da Alfonso d’ di tendenza. La bolla Apostolici regiminis, il cui testo era stato approvato dall’ottava sessione del Concilio ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] fine si laureò in diritto canonico presso l'Università diFerrara nel 1503. Soggiornò anche a Roma. Mentre si quale i cattolici, soprattutto dopo il Conciliodi Trento, cercavano di sembrare altrettanto intransigenti dei protestanti, negli ultimi ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] d'Este, invitandolo a non contrastare le pretese papali su Ferrara, rivendicata dalla S. Sede dopo la morte del duca della residenza nelle rispettive sedi episcopali sancito dal conciliodi Trento; per compiacere qualche porporato mal disposto ad ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...