VENDÔME (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia nel dipartimento del Loir-et-Cher, situata 32 km. a NO. di Blois all'estremità sud-occidentale della vasta [...] i prodotti del fertile Val de Loir, ha un attivo commercio in primizie, vini e cereali. Le poche industrie riguardano la concia e la lavorazione del cuoio, e la fabbricazione di formaggi.
È dominata dall'imponente massa del castello, oggi in rovina ...
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LEGNO (XX, p. 780)
Gaspare MESSINA
Giulio CERADINI
L'impiego del legno come materiale 4a costruzione, specie in costruzioni aeronautiche o da finitura, è stato notevolmente esteso, adeguandone le caratteristiche [...] combustibile in apposite stufe, come riempitivo di materie plastiche, per la preparazione di acido ossalico, di mangimi, per la concia, ecc.
La seconda Guerra mondiale ha arrecato, come la prima, gravi danni al patrimonio boschivo europeo. I consumi ...
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FRIBURGO
H. Schöpfer
FRIBURGO (franc. Fribourg; ted. Freiburg; Friburgum in Ogo, Fryburg im Üchtland nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, sul fiume Sarine.La fondazione [...] il Medioevo e ad assicurarne lo sviluppo economico, che raggiunse la sua acme tra il 1400 e il 1540. La tessitura, la concia delle pelli e la lavorazione del metallo (con la fabbricazione, per es., di falci) già subito dopo la fondazione del centro ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] quelle a Taq-i Bustan e a Bustan-i Khusraw presso Ctesifonte, sono state interpretate come paradeisoi. Per quanto concerne edifici legati ad una funzione economica, recenti teorie interpretano i templi del fuoco di epoca sasanide come centri non ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] sempre del tipo più semplice a botte e di un profilo rialzato, a sesto acuto o parabolico, che permetteva ai filari di conci una minore inclinazione e ne facilitava quindi la posa in opera.
L'arte greca ignorò quasi completamente l'uso della vòlta e ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] il castello della Favara o Maredolce (Zorić, 1989). Con esso ebbe inizio la serie dei regi solatia disposti a corona nella conca d'Oro, come Zisa, Cuba, Cuba Soprana, Scibene, Altofonte. Almeno il primo di essi, Maredolce, è forse da analizzare anche ...
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concia-
cóncia- [tratto da conciare]. – Elemento compositivo col quale (oltre che conciapelli, di uso com. per indicare il conciaiolo) si possono formare composti, spesso spregiativi o scherzosi, per designare la persona che acconcia o assesta...
concia
cóncia s. f. [der. di conciare] (pl. -ce). – 1. a. Operazione mediante la quale si trasforma la pelle degli animali in cuoio, rendendone impermeabili e imputrescibili le fibre di cui è formato il derma della pelle stessa; si compie...