BOZIO, Tommaso
Piero Craveri
Nacque a Gubbio nel 1548 da Onofrio, di nobile famiglia corsa trasferitasi in Umbria agli inizi del secolo, e da Drusiana Semarchia.
Il B. fin dall'adolescenza manifestò [...] e teologico. Da questo rigoroso angolo visuale egli ripropone la sistemazione tomistica del De regimine principum, il concetto medievale della "potestas" vincolata dal diritto naturale e divino e dai principî della fede cristiana. La precettistica ...
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ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] in laude di Maria fu detto "supera ogni aegregio laudatore di quella" (Gesamtkatalog..., n. 1917).
Morì, nel 1530, in concetto di santità e le sue doti religiose furono sinteticamente celebrate nel già citato epigramma in distici latini, composto dal ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fonte Boa), Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque probabilmente a Firenze attorno al 1576-77, come si ricava dalle numerose e concordi indicazioni estratte [...] "o dal prete Gianni", dove "non sarebbe poca gloria del Signor di dar occasione con la mia arte di far gran concetto della fede Romana a quelle genti" (ibid.). Missione che venne rinviata, forse anche a causa degli impegni professionali che lo ...
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MAIDALCHINI, Francesco
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1630 o nel 1631 a Viterbo da Andrea e Pacifica Feliciani, esponenti di famiglie della piccola nobiltà del Patrimonio. I suoi primi anni di vita trascorsero [...] la sua fama migliorò. I tempi di Innocenzo X erano ormai lontani e qualche osservatore poteva rilevare che "il suo mal concetto deriva non da quello che presentemente è, ma da quello ch'era allorché venne a Roma" (Seidler, p. 374). Sostanzialmente ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] di spicco delle aziende a p. statale in episodi di corruzione e di clientelismo politico e il ripensamento stesso del concetto di intervento dello Stato nell’economia hanno creato le premesse per la trasformazione della struttura e del ruolo delle p ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] i s. della scrittura.
Nella concezione di F. de Saussure, il s. è l’entità psichica costituita dall’associazione di un concetto e di un’immagine acustica, cioè del significato e del significante, che è alla base della lingua, definita appunto da ...
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Biologia
Luogo in cui vivono una specie o un gruppo di specie, considerato nel suo valore topografico ed ecologico, e pertanto definito dai suoi fattori di suolo, di clima ecc. Forma stazionale di una [...] più da considerare uno stadio intermedio del processo di trasferimento delle merci in grossa quantità da una località all’altra (concetto di intermodalità), per cui la funzione delle s. (o scalo) merci tende a essere spostata in centri attrezzati per ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] e che sono riconosciute come il fondamento della religione; a tale importanza una s. sacra assurge soprattutto mediante il concetto della sua origine divina. In questo senso ha validità la distinzione operata dal Corano tra «religioni del libro» e ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] nelle scritture russe appare con il nome di Perun. Per gli S. occidentali, si può accogliere il concetto di un ‘politeismo limitato’, data la molteplicità delle divinità (Svantevit, Porenutius, Porevithus, Rugievithus, Svarožič, Tjarnaglofi, Triglav ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] egli fu sempre proclamato il più potente, il più saggio, il più benigno degli dei, non è men vero che l'alto concetto che i Greci ebbero sempre della loro divinità suprema, non impedì affatto che anche Z. venisse incluso nei comuni motivi della loro ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...