INFLUENZA (XIX p. 214, App. II, 11, p. 35)
Gaetano GIORDANO
L'i., pur nei limiti delle ricorrenti epidemie stagionali senza particolare gravità, determina notevoli danni economici per le giornate lavorative [...] necessarie. Le epidemie infatti sono dovute a ceppi antigenicamente sempre lievemente diversi dai precedenti, da qui il concetto di M.F. Burnet, di "novità sierologica" che costituisce una delle caratteristiche fondamentali dei virus influenzali e ...
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REUMATICHE, MALATTIE
Giuido DAGNINI
. Col nome di malattie reumatiche si designa un gruppo di affezioni morbose le quali presentano un sintoma comune, e cioè il fenomeno reuma o reumatismo. Il reuma [...] del reumatismo articolare acuto, secondo altri non avrebbe nulla a che vedere con la poliartrite reumatica. In appoggio a questo concetto sta il decorso spesso afebbrile del reumatismo muscolare, la localizzazione di esso a un solo muscolo o a un ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] il sentimento soggettivo di coazione invincibile e di perdita di controllo.
La bulimia nervosa
La data di nascita del concetto di bulimia nervosa come entità nosografica autonoma può essere collocata nel 1979, anno di pubblicazione di un articolo ...
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CIRILLO, Nicola
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) il 10 sett. 1671 da Santo e Zenobia Pagano; le condizioni e la storia precedente della famiglia non sono ben note, ma se due generazioni dopo [...] mellifluo Cirillo"; e che in dieci versi latini a lui dedicati lo raffigurava con affetto esprimendo lo stesso concetto: "Cyrille, o prope corculum Minervae, /..., spectas me ingenio tuo beato / artes qui super intimas Lycei / mellite sapis atticum ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] delle urine a seconda delle varie malattie prese in considerazione, ed esanunò anche i vari tipi di febbre con un concetto etiologico che era, per i suoi tempi., del tutto nuovo), mentre allo scozzese A. Pitcairne, professore di medicina a Lovanio ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] fu in seguito approfondito e ulteriormente elaborato in considerazione della dottrina dell'elasticità muscolare e del concetto di variabilità fisiologica del movimento diastolico e presentato come "dottrina dell'attività diastolica" (Sulla dottrina ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Alberto Oliverio
Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Negli ultimi [...] , mentre la maggior parte usa un mediatore nervoso, si basa cioè su una trasmissione neurochimica.
Il concetto di trasmissione neuroormonale, oggi consolidato nelle neuroscienze, si è affermato lentamente a partire dalle osservazioni condotte da ...
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Colera
Augusto Panà
Riccardo De Sanctis
Il colera è una malattia infettiva acuta, caratterizzata da violente scariche diarroiche, vomito, crampi muscolari, e infine eventuale collasso cardiocircolatorio, [...] questa diagnostica è propria di una malattia grave dovuta a infezione di Vibrio cholerae. Il termine è lo stesso, il concetto è cambiato (Grmek 1994).
Il vibrione doveva essere presente in India già in tempi remoti. In un antico testo religioso ...
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DI GUGLIELMO, Giovanni
Angelo Baserga-Pietro De Nicola
Nacque il 22 sett. 1886 a San Paolo del Brasile, primo di sei figli di Angelo e Giuseppina Scarano, italiani provenienti da Andretta, piccolo paese [...] "rosso" delle leucemie doveva quindi venire ricercato non tra le policitemie ma tra le anemie. Laprima impostazione di questo concetto fu illustrata dal D. in un lavoro su un caso di eritroleucemia descritto nel 1917, mentre si trovava al fronte ...
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Fisiognomica
JJoseph Ziegler
La fisiognomica (dal greco phýsis, 'natura', e gnṓmōn, 'interprete', o gnṓmē, 'indicatore', o 'contrassegno conoscitivo'; i testi di fisiognomica tardomedievali riferivano [...] , importante innovazione del Liber Phisionomiae rispetto ai suoi predecessori greci, e cioè il ruolo centrale attribuito al concetto di complessione. Nella concezione di Michele Scoto, la conoscenza dell'eredità e della complessione, i due fattori ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...