Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] come esimente di responsabilità, dovrebbe far qualificare quest’ultima come oggettiva, prescindendosi totalmente dalla colpa.
Filosofia
Il concetto di c. ha assunto nella storia della filosofia diversi significati a seconda che esso sia stato inteso ...
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Filologo italiano (Strigno 1906 - Padova 1983), prof. (dal 1939) di letteratura latina medievale all'univ. Cattolica del S. Cuore di Milano, della quale è stato anche rettore; socio nazionale dei Lincei [...] inediti (Liber philosophorum moralium antiquorum (1932), una raccolta di Scritti di filologia latina medievale (2 voll., 1976) a integrazione dei precedenti Studi e note di filologia latina medievale (1938) e un volume su Concetto Marchesi (1978). ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] o sociale svolge più funzioni, allo stesso modo in cui una sola funzione può essere svolta da più elementi; il concetto di disfunzione, in quanto non è vero che tutte le funzioni contribuiscono all’adattamento o all’aggiustamento di un sistema ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] la divinità, quanto ciò che è proprio dell’uomo, separato dalla materialità del corpo. Ma se in sede teologica il concetto di s. come s. santo garantisce le caratteristiche di immaterialità, eternità ecc. come attributi propri dello s., parlando dell ...
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RIBEZZO, Francesco
Glottologo, nato l'8 maggio 1875 a Francavilla Fontana. Studiò a Napoli, Firenze e Lipsia (presso K. Brugmann). Docente dell'università di Napoli dal 1914, è stato successivamente [...] e preromana, mentre, con le sue parallelizzazioni del materiale toponomastico, sostituiva il concetto di sostrato mediterraneo a quello di sostrato preellenico. Altro concetto del R. è che, senza associare il fattore storico ed etnografico, ogni ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] che usano le lingue» (Weinreich 1953; trad. it. 2008: 3).
Il procedere degli studi ha condotto a delineare via via un concetto più sfumato e più articolato di contatto, che può essere considerato dal duplice punto di vista dei parlanti o delle lingue ...
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storica, scuola Nel campo di varie discipline, indirizzi di studi, che, ripudiando ogni concezione aprioristica, astratta, dogmatica, affermano di volersi avvicinare all’oggetto delle loro ricerche con [...] ne fu uno dei rappresentanti più espressivi. Nell’opera Der Ursprung der afrikanischen Kulturen (1898) egli definì il suo concetto di cicli e aree culturali risultanti dalla diffusione di elementi culturali riconoscibili e identificabili in base a un ...
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Linguistica
Si dice di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali.
Psicologia
In psicologia, spazio o., la prima e primitiva fase della coscienza dello spazio, [...] precoce) e del mordere (fase sadico-o., legata alla dentizione e all’evidenziarsi delle componenti aggressive dell’oralità). Il concetto di fase o. è stato oggetto di una più complessa analisi e di un maggiore approfondimento soprattutto nell’ambito ...
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Manifestazione fonica non riconducibile alle strutture fonematiche e morfematiche proprie di una data lingua, dotata di valore olofrastico (per es., nell’ambiente linguistico italiano, uffa, mah, bah); [...] , di condizioni astratte ecc. (per es. ghirigoro, goffo).
Nell’analisi dei testi letterari, specie poetici, il concetto di fonosimbolismo può estendersi fino a comprendere tutte le strutture foniche (allitterazioni, assonanze, paronomasie, elementi ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] come nell'uso di termini relativi al vedere per esprimere nozioni relative al conoscere e al comprendere, per es. un concetto chiaro/oscuro, fare luce su qualcosa, aprire gli occhi a qualcuno). E soprattutto, gran parte delle parole comuni, come alto ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...