Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] , né concepibile come necessaria emanazione della divinità. Di qui l'impossibilità di servirsi secondo i canoni tradizionali del concetto di causa e il grave problema di una spiegazione dei rapporti mente-corpo e delle loro apparenti interazioni ...
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Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), [...] nella rivelazione (come per es. i fatti dogmatici, le conclusioni teologiche cui la Chiesa dà la sua preferenza, i concetti e i termini filosofici tradizionali con cui il d. viene espresso ecc.).
Dei due elementi che costituiscono il d. (verità ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] di quest’ultima forma sono la Passione secondo Matteo e la Passione secondo Giovanni di J.S. Bach.
Psicologia
Il concetto di p. è stato risolto nei significati più specifici di affezione, emozione e pulsione (erotica e aggressiva); in effetti esso ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] Il punto di partenza dei due autori è una serrata critica del modello Shannon-Weaver e in particolare del concetto di codifica/decodifica. Come insegna Grice, il significato strettamente linguistico dei messaggi (sentence meaning) è soltanto un input ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] Il punto di partenza dei due autori è una serrata critica del modello Shannon-Weaver e in particolare del concetto di codifica/decodifica. Come insegna Grice, il significato strettamente linguistico dei messaggi (sentence meaning) è soltanto un input ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] , ma anche l'opposta tendenza a un sostanziale rifiuto del mondo della politica.
Al centro della dottrina di Confucio vi è il concetto di ren ('benevolenza' o 'amore per gli uomini'), e sia lui che i suoi seguaci perseguivano l'ideale del 'gentiluomo ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] . Nella seconda edizione del Mysterium Kepler sostituì il termine anima con vis, introducendo quindi anche a livello terminologico il concetto di forza per spiegare il moto dei pianeti.
Kepler fece pervenire la sua opera prima a Galileo Galilei e a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] nell’edizione Treves soltanto nel 1871, con il titolo Dell’alimentazione. Trattato popolare. Era una chiara anticipazione del concetto di circolazione della vita.
La circolazione della vita
Quando nel 1844 Moleschott, alle soglie della laurea, vinse ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] del grado di perfezione di quell'essere, lo J. commenta che Rosmini non fa altro che "assumere già nel concetto dell'essere quello di bene, nel concetto di realtà quello di perfezione, cioè di valore" (I limiti…, p. 243). Anche la ricerca di un fine ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] degli individui e dei gruppi tanto rispetto a sé quanto rispetto all'ambiente.
Tra volontà e automatismo
di Gianni Carchia
Il concetto di abitudine è stato oggetto di riflessione da parte della filosofia, fin dagli inizi della sua storia. La prima ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...