(XI, p. 646; App. II, I, p. 707)
La trattazione di questa voce nell'Enciclopedia rispecchia con buon grado di fedeltà quali fossero le principali valenze attribuite alla c. dalla cultura ufficiale ai primi [...] morfologici, come l'accessibilità della c. stessa e il suo articolarsi.
Nel corso di mezzo secolo, la percezione del concetto di c. è sensibilmente mutata. Non solo per la dilatazione del corpus conoscitivo, ma soprattutto per il differenziarsi e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] di oro e argento la misura di tutte le altre cose, anche se questi «alla vita nostra […] poco servono per natura» (p. 20). Concetto che poi ribadisce: la moneta è valore e misura di tutte le cose «perchè così d’accordo son convenuti gli uomini, e non ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] in quanto tali appaiono ai suoi occhi come un eredità - che deve essere superata - della mentalità borghese. La pace in quanto concetto includente il compimento, l'essere - e non più l'agire e il divenire - sono per lui il simbolo più adeguato dell ...
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saturazione Processo attraverso cui un corpo (o un sistema materiale, o una sostanza) si rende o diventa saturo, cioè tale che certe sue caratteristiche, essendo salite al più alto livello possibile, non [...] la pressione parziale di ossigeno necessaria per ottenere il 100% di ossigenazione della molecola proteica.
Per estensione, il concetto di s. è anche utilizzato nelle interazioni ligando-recettore per indicare la concentrazione di ligando alla quale ...
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Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955), prof. nelle univ. di Praga, Graz e Vienna. Discepolo di F. von Wieser, fu tra i principali esponenti della scuola austriaca e delle teorie marginalistiche. [...] Fu il primo a introdurre con chiarezza il concetto di pianificazione in economia; criticò le tavole di K. Menger e il sistema di J. M. Keynes. Opere principali: Eine neue Grundlegung der theoretischen Nationalökonomie (1911); Untersuchungen zu dem ...
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Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] scuola classica: J. E. Cairnes. Cairnes riconosceva che la concorrenza fra i lavoratori non è mai completa e che il concetto secondo cui ogni lavoratore abbandona il proprio lavoro per andare a cercare un lavoro meglio retribuito è una pura finzione ...
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Lavoro
Paolo Piacentini
Rosanna Memoli
economia del lavoro
di Paolo Piacentini
La lingua italiana dispone del solo sostantivo lavoro, che non consente la distinzione concettuale colta nell'inglese [...] osservato che un suo uso che non si riduca a slogan deve consapevolmente ragionare sulle sue forme e implicazioni. Il concetto di flessibilità 'numerica' allude al grado di libertà del datore di l. di aggiustare impieghi, manodopera e orari secondo ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] . Hauser, F. Antal, F. Klingender.
All’approccio di questi autori si andò contrapponendo a partire dagli anni 1950 un nuovo concetto di storia sociale dell’arte, di cui sono interpreti E.H. Gombrich e altri studiosi di area anglosassone, che affronta ...
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In economia, qualsiasi concessione di credito assistito da garanzie personali o reali. Il f. si distingue dal prestito in quanto il cliente ha la facoltà di utilizzare i fondi, mentre il prestito rappresenta [...] un credito effettivamente realizzato. In banca il concetto di f. si estende non solo alle obbligazioni dirette di qualsiasi natura del cliente, ma anche a quelle indirette, anche se solidali. Il f. si dice cambiario quando viene utilizzato dall’ ...
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FUBINI, Renzo
Domenico Da Empoli
Nacque a Milano il 30 sett. 1904 da Riccardo e Bice Colombo. Frequentò la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino, ove conobbe e seguì Luigi Einaudi, con [...] di R. F., in Rivista di diritto finanziario e scienza dellefinanze, VIII (1949), pp. 8-11. Inoltre: S. Steve, Sul concetto di imposta generale, in Giornale deglieconomisti, n.s., II (1947), pp. 573-626; C. Cosciani, Principii di scienza delle finanze ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...