liquidità Nel linguaggio giuridico, economico, aziendale e bancario, la rapida trasformabilità in forma monetaria del risparmio investito e la situazione caratterizzata da abbondanza di denaro liquido, [...] di spesa del sistema economico, autonoma rispetto al costo e alla disponibilità di credito bancario. Collegati al concetto di l. sono i concetti di base monetaria (➔ base) e di quasi moneta (➔), quest’ultima costituita dal complesso di titoli a breve ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Hilda Selem
Maristella Casciato
(App. IV, II, p. 181)
Il d.i., inserendosi in un processo progettuale che coinvolge forma, tecnologia e tipo, nell'ambito del ciclo produzione-distribuzione-consumo, [...] la grafica, la moda, la progettazione di mobili e di architettura, e design di piccoli oggetti d'uso. Lo stesso concetto, ormai datato, di ''buon design'' era sostituito da un insieme di criteri che privilegiavano il gioco, l'effimero, la decorazione ...
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Economista statunitense (Wilmington, Vermont, 1861 - New York 1931), prof. nelle univ. di Chicago e del Missouri (1908) e nella Cornell University (1916). Sviluppò le teorie del valore di F. von Wieser, [...] elaborando il concetto di costo alternativo (opportunity, o displacement, cost). Opere princ.: Value and distribution (1908), Economics of enterprise (1913), Economics of A. Marshall (1935). ...
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tecnostruttura Il complesso dei tecnocrati che in forma diretta o indiretta esercita ad alto livello il potere decisionale sia in un’azienda o in un settore economico, sia nella stessa amministrazione [...] statale. Il concetto è stato elaborato nel 1967 dall’economista statunitense J.K. Galbraith, secondo il quale, con il crescere delle dimensioni dell’impresa, il processo decisionale si è esteso dai detentori veri e propri del capitale a questa classe ...
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PRODUZIONE
Attilio Gardini
(XXVIII, p. 298)
Funzione della produzione. - Nell'impostazione marginalista o neoclassica si è sviluppata una teoria dell'equilibrio economico fondata sulla funzione della [...] , nella prima fase delle ricerche quantitative, sia l'applicabilità, sia la verificabilità della teoria economica fondata su questo concetto di p.; ma è stato successivamente dimostrato (Uzawa 1964; Shepard 1970) che partendo dai dati osservabili di ...
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Orati, Vittorangelo. – Economista italiano (Roma 1943 - Viterbo 2019). Docente di Economia politica all'Università della Tuscia, fondatore del periodico International Institute of Advanced Economic and [...] Social Studies, ha fornito significativi contributi al riesame critico del concetto di globalizzazione, affinando le teorie della stagflazione e analizzando la crisi economica globale alla luce delle dinamiche che governano il commercio ...
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GRAZIANI, Augusto
Domenico Da Empoli
Nacque a Modena, il 6 genn. 1865 da Michele e da Ernesta Ancona. Si laureò in giurisprudenza il 18 giugno 1886 presso l'Università di Modena, discutendo con G. Ricca [...] , "la parte teorica suscita dubbi"; Sulla rendita del consumatore (1930; poi ibid., pp. 145-153), in cui partendo dal concetto di surplus del consumatore se ne deducono conseguenze per un sistema di prezzi multipli.
Nel 1930 il G. partecipò ai lavori ...
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Economista inglese (Londra 1905 - Cambridge 1989); prof. all'univ. di Cambridge dal 1951 al 1972, è noto per gli importanti contributi dati allo sviluppo della scienza economica attraverso l'analisi della [...] concorrenza imperfetta, l'elaborazione del concetto di moltiplicatore e l'apporto di suggerimenti e critiche costruttive all'opera di J. M. Keynes, da quest'ultimo apertamente riconosciuto nella sua General theory. Particolarmente importanti i saggi: ...
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Economista e filosofo francese (n. Vannes 1940). Esperto di cooperazione allo sviluppo e specialista dell’epistemologia delle scienze sociali, è il principale promotore dell’idea della decrescita. Rifacendosi [...] agli studi di K. Polanyi, ha criticato il concetto di economia intesa in modo formale, l’idea di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economica; ispirandosi anche alle riflessioni di M. Mauss e di I. Illich, si è opposto all’ ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] " la quale "si risolverà infine nel regime di una società tutta intera che governa se stessa" (cfr. G. Toniolo, Indirizzi e concetti sociali all'esordire del secolo XX, in Opera omnia, serie 3, vol. III, Città del Vaticano 1949, p. 185).
Per il ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...