Pittore e incisore giapponese (Yedo, od. Tokyo, 1797 - ivi 1858). Allievo di Utagawa Toyohiro, cominciò a pubblicare (1814) stampe singole e libri con illustrazioni di soggetto vario (scene di teatro, [...] Yedo (1856). H. è l'ultimo grande paesista giapponese; soprattutto a lui, osservatore più preciso e attento di Hokusai, risale il concetto più comunemente diffuso in Occidente dell'arte del Giappone; H. esercitò grande influsso sugli impressionisti. ...
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Storico statunitense (Bay City, Michigan, 1903 - San Marino, Cal., 1981); dal 1944 professore di storia alla Northwestern University di Evanston. Discepolo di F. J. Turner, ne ha proseguito e sviluppato [...] , 1966; Genesis of frontier thesis, 1966; The comparative approach to American history, 1968; Frederick Jackson Turner, 1973) le fondamentali linee di ricerca, incentrate sul concetto di frontiera come chiave di volta di tutta la storia americana. ...
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PECCI, Desiderio
Gregorio Moppi
PECCI, Desiderio. – Figlio di Giovanni di Guido e di Aurelia Salvani, fu battezzato a Siena il 23 maggio 1593.
Proveniva da un casato aristocratico tra i più in vista [...] tempo avesse Siena, nella cui Università egli arrivò alla catedra d’ordinario civile, ne’ cui tribunali pervenne al concetto d’integerrimo avvocato», e soprattutto ne rimarca l’attività di musicista, della quale «egli si dilettò grandemente […], non ...
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Derrida, Jacques
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a El - Biar (Algeri) il 15 luglio 1930. Considerato uno dei più importanti maîtres à penser della seconda metà del 20° sec., le sue riflessioni [...] il cinema alla ricerca filosofica, essendo quest'ultima da sempre, secondo il filosofo francese, ossessionata dalla dimensione spettrale dei concetti. Il cinema quindi (e più in generale, ogni forma di produzione di immagini in movimento) è visto da ...
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Storico (Wiehe, Turingia, 1795 - Berlino 1886). Per l'equilibrio del giudizio e l'arte del narrare, R. è una delle figure più rappresentative dello spirito europeo del sec. 19º e il riconosciuto maestro [...] tedesco. Conservatore e avverso alle idee di sovranità popolare e di parlamentarismo, si proponeva di mediare tra il concetto romantico di nazionalità e la realtà della lotta politica tra gli stati appoggiando, per quanto riguardava la questione ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] rifiutava però i motivi fideistici e irrazionalistici, presenti in W. James, mentre accettava da Ch. S. Peirce il nuovo concetto di verità e di verificazione inteso in termini operativi. D. estendeva tale impostazione alle scienze e ai problemi della ...
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Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) [...] divenne ricercatore; nel 1929 diede un contributo interessante alla teoria dell'informazione a partire da considerazioni termodinamiche legate al concetto di entropia. Dopo l'ascesa al potere dei nazisti, si spostò a Vienna e nel 1934 a Londra, dove ...
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Linguistica
Si dice di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali.
Psicologia
In psicologia, spazio o., la prima e primitiva fase della coscienza dello spazio, [...] precoce) e del mordere (fase sadico-o., legata alla dentizione e all’evidenziarsi delle componenti aggressive dell’oralità). Il concetto di fase o. è stato oggetto di una più complessa analisi e di un maggiore approfondimento soprattutto nell’ambito ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] da alterata circolazione cardiaca, in Riv. critica di clinica medica, LXIV (1964), pp. 5-22; Plessio(, II, La critica del concetto nosologico di angina di petto (S.L.) e della teoria Jenneriana nel primo periodo dopo la lettura di Heberden (1768-1818 ...
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BALLON, Domenico
Anna Migliori
Ballerino famoso di cui non si conoscono né la data né il luogo di nascita. L'attività del B., che fu anche coreografo, pare abbia avuto inizio nel 1778 al Teatro S. Benedetto [...] o balli pantomimici.
Negli "avvisi al lettore" che precedono i libretti delle sue composizioni, troviamo ribadito più volte il concetto della chiarezza dell'azione come requisito più importante di un ballo, e in tal senso dovette orientarsi la sua ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...