Epistemologo e psicanalista statunitense (Munkács, od. Mukačevo, 1911 - Stockbridge, Massachusetts, 1960), di origine ungherese. L'opera di R. si contraddistingue per il suo rigore metodologico nel tentativo [...] della teoria psocanalitica. Costante nelle sue opere, oltre al problema della correlazione pensiero-affettività, l'accento sul concetto di struttura psichica.
Vita e opere
Immigrato negli Stati Uniti nel 1938, lavorò dapprima alla Menninger Clinic ...
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Matematico tedesco (Feudingen, Vestfalia, 1886 - Halle 1954); prof. al politecnico di Aquisgrana (dal 1921) e all'univ. di Halle (dal 1930). Dai suoi studî di algebra moderna, e in particolare dalle sue [...] ricerche sulla composizione delle forme quadratiche, il B. è stato condotto a un'interessante generalizzazione del concetto di gruppo (gruppoide del B.: è un insieme nel quale certi elementi possono essere composti tra loro, valendo per l'operazione ...
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Economista (Purkesdorf, Vienna, 1900 - Wash ington 1995), prof. nell'univ. di Vienna (1928-36), poi, emigrato negli USA, alla Harvard University (1936-71); dal 1951 socio straniero dei Lincei, premio internazionale [...] Feltrinelli (1980). Fondamentali i suoi studî sulla teoria pura del commercio internazionale: con la sostituzione del concetto marginalistico di costo opportunità alla teoria classica del valore-lavoro, egli operò una riformulazione della teoria dei ...
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Chimico danese (Copenaghen 1879 - ivi 1958), prof. all'univ. di Copenaghen, noto per le sue fondamentali ricerche nel campo degli elettroliti: teoria della dissociazione elettrolitica, teoria dell'attrazione [...] interionica, funzione di distribuzione di uno ione in una sfera avente come centro un altro ione di carica opposta, definizione del concetto di coppia ionica, teoria della influenza della forza ionica sulla velocità di reazione. ...
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Scrittore e critico letterario cinese (n. Hunan 1898 - m. 1984). A Shanghai, nel 1921, fu tra i fondatori della società "Creazione" (Chuangzao she), che ebbe grande influenza sulla gioventù colta del tempo, [...] sostenendo il carattere rivoluzionario dell'arte e, al tempo stesso, un estremo soggettivismo e la legittimità del concetto dell'"arte per l'arte". Dopo il 1925 la società si orientò verso il socialismo marxista e C. appoggiò tale orientamento nel ...
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Patologo e clinico (Noicattaro 1880 - Roma 1970); prof. di clinica medica a Messina, Cagliari, Bari, Genova, e di patologia medica a Roma. Si dedicò a problemi endocrinologici con studî sulla funzionalità [...] tra attività endocrine e costituzione biologica. Da queste ultime ricerche derivò il concetto di biotipo per rappresentare un'ulteriore evoluzione del concetto di tipo morfologico nell'ambito della medicina costituzionalistica. Nel 1938 aderì al ...
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Pedagogista e filosofo (Piano di Sorrento 1884 - Pavia 1948), professore all'univ. di Pavia dal 1923. Ricercò i fondamenti epistemologici e assiologici della pedagogia, muovendo da posizioni del criticismo [...] senso spiritualistico. Fra i suoi scritti: Le antinomie dell'educazione (1916); Idealismo e realismo (1922); Saggi sul concetto di pedagogia come filosofia applicata (1925); Il problema della scienza e l'educazione (1926); Il problema della religione ...
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PIAZZA, Antonio
Anselm Gerhard
Vincenzina C. Ottomano
Letterato e giornalista, spesso confuso con l’omonimo romanziere veneziano nato nel 1742 e morto nel 1825. Nacque a Brescia nel 1795.
Figlio di [...] Giovanni Piazza, alto funzionario dell’amministrazione bresciana, già nel 1819 intraprese la carriera di concetto alla Delegazione provinciale di Brescia. Iniziò presto anche l’attività di traduttore, pubblicando nel 1823 un episodio dal romanzo ...
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Inventore (Westboro, Mass., 1765 - New Haven 1825). Costruì la prima macchina sgranatrice del cotone. Nel 1798 ottenne dal governo un contratto per la fornitura di 10.000 fucili tipo Charleville mod. 1795, [...] per far fronte alla quale impiantò una fabbrica presso New Haven, applicando per la prima volta nella produzione il concetto di normalizzazione. ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] dell'esperienza filosofica, che di quella artistica e letteraria. Egli è così pervenuto a una teoria dell'interpretazione basata sul concetto di un'unica e divina lingua originaria, scaduta nel corso del tempo a insieme di segni e a convenzionale ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...