GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] G. si schiera su posizioni tomiste in opposizione a Scoto; l'unità delle forme, anche per quanto riguarda l'uomo; il concetto di bene che egli identifica con quello di appetibile; il problema degli universali, dove, pur non negandone l'oggettività, G ...
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CORBOLI BUSSI, Giovanni
Giacomo Martina
Nacque a Urbino il 24 sett. 1813, da Curzio Corboli Aquilini e da Costanza Sommi Picenardi, in una nobile famiglia di tendenze moderate. Il padre partecipava [...] al progetto, per salvaguardare meglio l'indipendenza del papa nel governo della Chiesa e diminuire l'ambiguità del concetto di "affari misti", sottratti alla competenza del Parlamento.
Dopo l'intervento sardo contro l'Austria, il C., convinto ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] scultoreo il 13 dic. 1510 era convenuto che il G., alla sua morte, sarebbe stato sepolto ai piedi dell'altare. Il concetto ispiratore dell'opera, che si fonda da una parte sul tema dell'Incarnazione e dall'altra su un profondo senso dell'antichità ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] di classe, organismi corporativi, avviamento ad una costituzione organica della società", e più tardi aveva insistito sullo stesso concetto, lamentandosi che il loro compito si limitasse a "vendere a più buon mercato il solfato di rame", ma ...
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GIUSEPPE BENEDETTO Cottolengo, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Bra (nei pressi di Cuneo) il 3 maggio 1786, primogenito di dodici figli, da Giuseppe e da Benedetta Chiarotti. Il cognome paterno originario [...] in particolare due aspetti innovativi della Piccola Casa: l'umanizzazione del servizio assistenziale e ospedaliero; il superamento del concetto di malato incurabile e irrecuperabile, a cominciare da quello mentale, al quale G. riservò un'attenzione ...
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CONTI, Francesco
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 20 gennaio del 1681 da Carlo e Umiltà Ciabilli, probabilmente parente del pittore Giovanni C. Ciabilli; insieme con il Ciabilli il C. fu allievo [...] Gallerie, della SS. Concezione dei Barelloni (allora Gesù Buon Pastore delle Stabilite) in via della Scala, raffigurante, su concetto del noto erudito Anton Maria Salvini, la Trinitàa cui la Carità raccomanda la Verginità, coi ss. Filippo e Giacomo ...
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CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] Baden-Baden 1958, pp. 405-17), comparabile per importanza al famoso Consilium de emendanda Ecclesia (1537), poggia sul concetto fondamentale che la riforma deve eliminare abusi evidenti, senza però sconvolgere la tradizione curiale depositaria di un ...
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FELICE MARIA da Napoli (al secolo Gaspare Garzia Alonzo)
Mario Ajello
Nato il 6 febbr. 1712, probabilmente a Napoli, da genitori spagnoli, in molte fonti è indicato, oltre che con il cognome del padre [...] "meno indiavolati", in particolare K. Cumberland, approva alcune osservazioni di Pilati sui diritti del potere civile, insiste sul concetto di re come pastore del popolo e protettore della Chiesa. Ai nuovi "enipi" che, come Pilati, attaccavano la ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] di colpire, al di sotto dei singoli errori, l'errore che tutti li generava, la negazione cioè del "concetto teologico" stesso.
A questa eresia fondamentale l'A. riallacciava i tentativi di introdurre i principî liberali nella società, come ...
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ADELMANNO
Ovidio Capitani
Nacque a Liegi (cfr. epistola di A. alla memoria del maestro Fulberto, in Migne, Patr. Lat.,CXLIII, col. 1297, str. 18) verso la fine del sec. X e vi rimase sin verso il 1020, [...] su certi temi (incapacità della mente umana a comprendere il mistero divino, onnipotenza di Dio, implicita accettazione del concetto di transustanziazione, ecc.), tipici del pensiero di Fulberto. E del maestro A. sembra avere le medesime esitazioni ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...