setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica.
Nella storia delle religioni, si indicano come s., spesso con intenti polemici, gruppi che [...] si separano dalla comunità religiosa originaria per dissenso su questioni dottrinali o disciplinari. Tuttavia il concetto di s., conformemente alla sua etimologia, non implica necessariamente il distacco da una comunità religiosa preesistente, ma si ...
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Setta di fanatici sorta a Parigi accanto alla chiesa di S. Medardo, dov’era la tomba di François de Paris, giovane diacono giansenista morto in concetto di santità (1727); manifestavano il proprio stato [...] di eccitamento religioso specialmente con convulsioni. Il fenomeno durò quasi fino alla Rivoluzione e si propagò anche in altri luoghi, dando origine a diverse sette ...
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sophìa Nella Grecia antica, la personificazione della sapienza; acquistò particolare significato teologico-mistico nel giudaismo ellenizzante.
Nei libri sapienziali del tardo ebraismo si configura, a volte [...] per lacerare l’unità del pleroma e dare inizio a un processo di ‘caduta’. Nel cristianesimo orientale resta vivo il concetto di s. come sapienza di Dio, oggetto di particolare culto; mentre in correnti mistico-teosofiche del mondo moderno sembra ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] cui personaggi sono soltanto ignari esecutori dei disegni divini. Ma è soprattutto con la Scienza nuova di G. Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù del quale le azioni dei ...
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Teologo luterano (Goest 1777 - Ansbach 1837). Studiò a Halle e a Tubinga. L'influenza determinante sul suo pensiero fu quella di Hegel, dal quale derivò il concetto che la filosofia è il cristianesimo [...] giunto a piena coscienza di sé; e in questo spirito razionalistico è condotta la sua polemica contro J. A. Möhler e la sua rivendicazione della dottrina luterana della giustificazione. La sua opera per ...
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(ant. nord. Odhinn) Dio supremo dell’antica religione nordica, equivalente al sassone Wodan, antico-alto-tedesco Wuotan. L’etimologia del suo nome lo collega a un concetto di «furore» (ted. Wut) che è [...] alla base anche dell’ispirazione divinatoria e poetica (lat. vates). Infatti O., pur occupando una posizione dominante nel pantheon germanico, come ‘padre universale’, ‘governatore di cielo e terra’ e ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] da essa derivato, che applicò alla conoscenza. Fondamentali (anche per i suoi influssi sulla successiva filosofia di Oxford) il suo interesse per i fenomeni naturali, l'importanza attribuita alla matematica ...
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sĕfirōt Termine della mistica ebraica, inizialmente riferito ai 10 numeri, quindi alle 10 qualità, livelli o attributi attraverso i quali l’infinito divino si rivela progressivamente nella realtà materiale. [...] Concetto essenziale della cabala, fu sottoposto a complesse elaborazioni dottrinali ed è rappresentato in varie forme (per es., l’albero sefirotico o l’Adamo primordiale). ...
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scisma
Nelle Chiese cristiane, separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale per motivi in prevalenza disciplinari (mentre il dissidio dottrinale viene di solito ricondotto [...] al concetto di eresia). Tra gli s. più significativi nella storia della Chiesa si ricordano lo s. d’Oriente (1054), che ruppe l’unità tra la Chiesa latina e la Chiesa greca e fece nascere la Chiesa ortodossa, e lo s. d’Occidente (1378-1417), che ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] Un tal genere di purità eccezionale spesso richiede regole di vita particolari (digiuni, astinenze ecc.), e perciò dall’originario concetto semplicemente correlato all’impuro si svolge quello che conduce a un ideale di santità. D’altra parte, data l ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...