successore
successóre [Der. del lat. successor -oris, dal part. pass. successus di succedere (→ successione)] [ALG] S. di un numero naturale: il numero medesimo aumentato di una unità; si tratta di un [...] concetto che consente di ottenere tutti i numeri naturali a partire dallo zero e che viene assunto come concetto primitivo in tutte le teorie assiomatiche dell'aritmetica. ...
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discretezza
discretézza [Der. di discreto] [ALG] Caratteristica di una struttura spaziale (o temporale) discreta, cioè tale che in essa il principio delle relazioni metriche è implicito nel concetto [...] stesso dello spazio (o del tempo) ed è espresso dalla cardinalità numerica degli elementi (in contrapp. al caso di una struttura continua, in cui, a causa dell'equicardinalità di tutti gli intervalli del ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] potente per la creazione e la soluzione di nuovi problemi geometrici (geometria analitica). A I. Newton (1642-1727) si deve il concetto di funzione algebrica; all’opera di altri grandi matematici, tra i quali L. Euler, J. d’Alembert, G.L. Lagrange, P ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] gravitazionali (m. gravitazionale) e inerziali (m. inerziale) di un corpo, per finire alla precisazione moderna del legame di questi concetti con quello di energia nell'ambito della teoria della relatività (m.-energia: l'energia è c2 volte la massa ...
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Locuzione introdotta da A. Robinson nel 1960 per indicare l’analisi basata su un modello matematico in cui, utilizzando una (opportunamente modificata) logica del primo ordine, viene data una definizione [...] elementi che si avvicinano «troppo» tendono a confondersi, e quella più raffinata «microscopica» (=) che rafforza il concetto di uguaglianza vera. Quanto accade nelle «vicinanze» dello zero, ripetuto per ciascun numero reale (numero standard) porta ...
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Frattali
Luciano Pietronero
La geometria frattale permette di caratterizzare le strutture che godono della proprietà di invarianza di scala. Il termine frattale (dal latino fractus, rotto o frammentato) [...] per la descrizione di un gran numero di fenomeni, sia naturali sia sociali.
Da un punto di vista strettamente matematico i concetti di dimensione non intera e di autosomiglianza sono noti da molto tempo. Fin dal 1919 essi furono discussi da Felix ...
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infinitesimale, anàlisi (o càlcolo) Parte della matematica (detta anche semplicemente analisi matematica) i cui metodi e sviluppi sono fondati sull'operazione di passaggio al limite. Suoi iniziatori sono [...] 17° sec. I. Newton e G.W. Leibniz, tuttavia ha avuto il suo sviluppo solo in seguito alla definizione rigorosa del concetto di limite. L'a.i. si suddivide in due branche principali: l'analisi (o calcolo) differenziale e il calcolo integrale, fondati ...
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Matematico (Rothenburg, Baviera, 1798 - Erlangen 1867), prof. nell'univ. di Erlangen (1835-67). Ha un posto eminente nella storia della matematica, soprattutto come sistematore della geometria proiettiva. [...] Fece valere il geniale concetto di una completa separazione delle proprietà grafiche delle figure da quelle metriche, e costruì la geometria proiettiva come pura e semplice geometria di posizione (Geometrie der Lage, 1847), senza alcun ricorso a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] ) di S costituito dalle sue conseguenze, doveva soddisfare le condizioni:
esiste α∈S per cui ℂ({α})=S.
Egli fissò poi il concetto di 'sistema deduttivo' chiamando così ogni M⊆S tale che ℂ(M)=M e stabilì che M,N⊆S sono logicamente equivalenti quando ...
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Matematico (Parigi 1874 - Chambéry 1932); prof. a Montpellier (1902) e a Digione (1905), autore di rilevanti ricerche sui fondamenti dell'analisi, particolarmente sulla teoria delle funzioni discontinue. [...] Al B. si devono il concetto di semicontinuità (1897), alcune ricerche generali sugli insiemi di punti, la suddivisione delle funzioni in classi (classi di B.), ecc. È stato uno dei massimi esponenti della corrente dell'empirismo matematico. ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...