Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] sui ‘modi’ di presentazione e i comportamenti nello spazio dell’opera (C. Boutin, R. Horn, R. Mucha, M. Serebrjakova).
Filosofia
Il concetto di p. entra nel dibattito filosofico e culturale a partire dal 1979, anno in cui J.-F. Lyotard pubblica La ...
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Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento - Prefazione
Ettore Bonora
Del rinnovamento culturale del secolo XVIII uno dei segni è la versatilità degli scrittori e quella molteplicità dei loro [...] di un regolato classicismo. Non solo infatti la partizione per «generi» rivela la sua debolezza, ma quasi i limiti del concetto di storia letteraria vengono a essere posti in discussione, e tra la vera e propria storia della letteratura e la più ...
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Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] letteratura francese, specie dei secc. 17º-19º, e della letteratura italiana, soprattutto moderna, mirò a conciliare il concetto umanistico dell'arte e della cultura con una sensibilità sottilmente romantica (sulla quale hanno anche influito gli ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] ; Gorgia eleva l’ideale del ben parlare (εὖ λέγειν) a ideale di cultura. Per lui la r. non è tanto razionalità di concetti, quanto arte di allettare con i suoni e i ritmi; la prosa gorgiana è assai affine alla poesia, per la ricchezza delle metafore ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] di caratteri formali.
Ma un impulso determinante al costituirsi della nuova s. venne dagli studi di linguistica generale. Dal concetto di sistema linguistico e dalla distinzione fra langue e parole, cioè fra lingua come istituto sociale e lingua come ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] quale va sottolineata la polemica, di sapore pomponazziano contro ogni ingerenza dell'occulto e la sua sostituzione con il concetto di "fenomeno latente": una manifestazione di cui non si riesce a ricostruire il processo eziologico più intimo, ma che ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] e l’avvio di uno storicismo moderno, liberato da ogni residuo metafisico). Per questa via il De Sanctis giunge già nel ’58 al suo concetto di forma come unità organica, della forma che «non è un’idea, ma una cosa», e cioè la realtà stessa, il vivente ...
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Scrittore francese della Martinica (Sainte-Marie, Martinica, 1928 - Parigi 2011). Influenzato nelle prime opere dal surrealismo, autore di poesie, romanzi e di saggi, si è interessato ai problemi dell'identità [...] oltre ai già citati Poétique de la relation e Introduction à une poétique du divers, ruotando costantemente proprio intorno ai concetti di "antillanità" e "creolizzazione" la produzione di G. si è arricchita di numerose altre opere, tra le quali si ...
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Storico della letteratura italiana (Bergamo 1731 - Modena 1794). Gesuita dal 1746, dopo varî anni trascorsi nel collegio Brera a Milano come insegnante e bibliotecario, passò nel 1770 a dirigere la Biblioteca [...] apprezzamenti estetici, da T. volutamente tenuti in secondo piano rispetto all'accertamento dei fatti. Questi, conformemente al concetto di letteratura proprio di T. e dei suoi contemporanei, concernono, oltre che letterati, anche medici, musicisti ...
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Poeta tedesco (Wendisch-Hermsdorf, Brandeburgo, 1863 - Blankensee, Amburgo, 1920). Narratore (Lebensblätter, 1895; Blinde Liebe, 1912), diarista (Zwischen Volk und Menschheit, 1919; Tagebuch 1893-94, 1921; [...] primi volumi di versi (Erlösungen, 1891; Aber die Liebe, 1893; Weib und Welt, 1896), il motivo principale è il concetto romantico dell'amore come base d'ogni manifestazione della vita, attraverso cui l'uomo giunge alla chiarezza spirituale. Le opere ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...