VIANI, Lorenzo
Nello TARCHIANI
Arnaldo BOCELLI
Pittore e scrittore, nato a Viareggio il I° novembre 1882, morto al Lido di Roma il 2 novembre 1936. Studiò all'Istituto di belle arti di Lucca, ma più [...] vero nocciolo della personalità dell'artista" (Carrà); dove le abbreviature lineari e coloristiche fanno di solito sentire meglio il concetto che il sentimento d'una vita umile ed elementare, e tuttavia esprimente talvolta, al disopra del ricordo dei ...
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KASSNER, Rudolf
P. Ch.
Scrittore e filosofo austriaco, nato a Gross-Pawlowitz (Moravia) l'11 settembre 1873, morto a Sierre (cantone svizzero di Wallis) il 1° aprile 1959. Figlio d'un grande possidente [...] quelle più propriamente creative, intessute entrambe di immagini che tendono, nella loro pregnanza, ad attingere l'universalità del concetto. Questo ammodernato "platonismo" in virtù del quale K. ha rinverdito il mito del poeta-filosofo, si annunzia ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] , a dar vita al Rinascimento, è la poesia, il canto del ‘figlio di Manhattan’ W. Whitman a completarlo. Anticipando l’odierno concetto di opera aperta, tra la prima pubblicazione di Leaves of grass (1855) e la cosiddetta deathbed edition del 1891-92 ...
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Scrittore e sceneggiatore televisivo e cinematografico (Allendale, New York 1926 - Los Angeles 2013). Dopo aver conseguito una laurea in giornalismo presso l'Università del Missouri (1949) si è trasferito [...] horror con la fantascienza, il giallo e l’eros, le sue trame scaturiscono da una fantasia illimitata che oltrepassa il concetto di normale e cerca il confronto con l'inspiegabile; spiazzante maestro dell’eccesso, non di meno la sua opera attesta ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] , costretto al silenzio, dopo l'esordio del 1929, fino ai primi anni Sessanta. A Bachtin si deve, innanzitutto, il concetto di romanzo polifonico: formula da intendersi non come semplice compresenza di una pluralità di voci, ma come incessante e ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] , nulla gli è stato più vicino di quella lingua), la «bontà» (che è la capacità di esprimere ogni sentimento o concetto della mente), e, ancora, il riceverne beneficio e la consuetudine e la comunanza di studio. Anzi, Dante dichiara di dovere proprio ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] di infinitamente piccolo e di "ultima ratio evanescentium" impiegata, com'è noto, da Newton nei Principi. Iniziando dal primo concetto, il C. critica l'idea di infinitesimo data da G. de L'Hospital nell'Analyse des infiniment petits (1696), associata ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e largamente imitato, in I. e fuori, non gli mancano, già ai suoi tempi, numerosi e fieri oppositori, e del resto il concettismo nella poesia non si estende oltre i primi tre o quattro decenni del Seicento, mentre continua per quasi tutto il secolo a ...
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Geologia
Lo spostamento verso il mare della linea di costa. Questo fenomeno (opposto a quello della trasgressione) può verificarsi durante condizioni di stazionarietà o di sollevamento relativo del livello [...] antichi.
In psicanalisi, ritorno a stadi precedenti rispetto all’oggetto, allo sviluppo della libido o a quello dell’io. Il concetto di r. è stato inizialmente proposto da S. Freud nell’interpretazione dei sogni, in un triplice senso: r. topica, nel ...
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móstro Figura mitologica che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale, in quanto per lo più formata di membra e di parti eterogenee, appartenenti a generi e specie differenti, [...] quanto si discosta a vario titolo dalle forme naturali proprie degli esseri viventi. Il corretto uso del termine e del concetto di m. è però soggetto a notevoli limitazioni: mentre il "difforme" rispetto al "conforme" naturale, seppure è condizione ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...