Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] . Del resto, la ‘demagificazione’ della magia – con apice in Campanella: infine, è ‘volgare scienza’ – resta ambigua. Il plurivoco concetto di ‘spirito’, il rapporto con la divinazione, la distinzione della sfera ‘naturale’ da quella demonica, spesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] un nuovo compito al sapere e tentò di esprimere nuovi significati attraverso il linguaggio consueto. È a un diverso concetto di ‘ragione’ che deve essere collegato il progetto di rifondazione della magia che i due ‘conplatonici’ svilupparono secondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] Non solo nel senso di un rifiuto del progresso come cammino lineare e garantito, ma nella messa in questione del concetto stesso di civiltà moderna […] (Storia e filosofia, cit., pp. 242-43).
Il mondo della tecnica, della scienza, dell’industria non ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] evidenziato Aviezer Ravitzky (1982, pp. 32-37), nel Malmad ha-talmidim sono presenti vari temi neoplatonici, quali il concetto di numeri, il loro sviluppo progressivo in analogia con la gerarchia dell'essere, la teoria dell'emanazione graduale dallo ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] cerebrale anche la coscienza e la qualità delle esperienze soggettive. Che cosa ne sarà delle definizioni e dei concetti psicologici una volta che le relative funzioni saranno state ricondotte alle proprietà di specifiche reti di neuroni o meccanismi ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] cognatas invicem pertinere". Non solo: si fondò proprio sulla distinzione in Dio tra l'"est" e l'"esse" per affermare che il concetto di Dio non è compreso "in alcun genere" e che esso, pertanto, "nec essentia est, nec essentiam habet" ed è, dunque ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] o disaggreganti che inaugurano la fase di decadenza.
È opportuno precisare – anche a causa della complessa storia del concetto di perfezione e della molteplicità dei significati che esso ha di volta in volta rivestito nella storia del pensiero ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] ontologico professato da I.S. lo rende radicalmente estraneo, come si è visto nelle precedenti risposte, al concetto stesso di una conoscenza che proceda gradualmente in modo categoriale, laddove la conoscenza della realtà materiale e spirituale ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] del neopositivismo nell'opera di L. G., in La Nuova Critica, I (1955-57), 4, pp. 71-92; A. Caracciolo, Sul concetto di linguaggio e di metodologia in uno scritto di L. G., in Giornale critico della filosofia italiana, XXXVII (1958), 1, pp. 127-142 ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] congiunzioni dei tre pianeti superiori (Marte, Giove, Saturno), e un contributo specificamente persiano è la loro applicazione al concetto degli 'anni platonici' per calcolare i grandi periodi della storia umana.
Per quanto riguarda la medicina, a ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...