Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] dell’inconoscibilità di D. per l’intelletto umano: onde le correnti fideistiche o pragmatistiche, e simili, che insistono tutte sul concetto di D., secondo l’espressione di B. Pascal, sensibile (cioè percettibile) «al cuore, non alla ragione». A tali ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] dogmatico. È soprattutto nella Critique de la raison dialectique che S., pur accettando il materialismo storico e il concetto di alienazione, elabora un'aspra critica del marxismo ufficiale e dell'ideologia dei partiti comunisti, caratterizzati da ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] nei principali aspetti che può assumere. Così la dottrina aristotelica delle c. diventa una dottrina dei sommi predicabili, cioè dei concetti più generali sotto cui è dato assumere ogni realtà. Certo è, comunque, che le c., in quanto esprimono tutti ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] sui cateti; ha numerose generalizzazioni (teorema di P. generalizzato, n-dimensionale, ecc.) ed è alla base del concetto di distanza negli spazi euclidei o pseudoeuclidei. Altre teorie tipiche del pitagorismo sono la reincarnazione o metempsicosi, e ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] , per l'ordine e l'armonia delle parti. Nell'Assunto primo della scienza del diritto naturale (1820) R. si eleva al concetto di un diritto naturale a contenuto variabile, per cui i supremi principi della ragione giuridica naturale prendono forma e ...
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Filosofo tedesco (Landshut 1804 - Rechenberg, Norimberga, 1872). Tra i più influenti critici della religione, elaborò una filosofia umanistica, di ispirazione materialistica, che influì sul giovane K. [...] feuerbachiano, quella naturalistica, non rappresenta un esplicito accantonamento della precedente, ma piuttosto un prevalere del concetto di natura, come del presupposto necessario per l'intendimento dell'uomo. Il sentimento di dipendenza dell ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] nei Philosophiae naturalis principia mathematica di Isaac Newton pubblicati nel 1687, in cui assumevano un ruolo determinante il concetto di forza e un'entità causale immateriale: la gravità. Da questo punto di vista, la Rivoluzione scientifica può ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] e 'scienza' sono stati entrambi impiegati senza una vera e propria specificazione, ma la questione delle differenze tra il concetto antico e quello moderno di scienza, o tra le delimitazioni che caratterizzano attualmente filosofia e scienza e i modi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] incorporati in essa aiutano a illuminare l’insieme della società capitalistico-borghese. La realtà dell’astrazione muta anche il concetto di ideologia: né falsa coscienza né «errore» da dissolvere o con la filosofia o con la scienza, ma corposa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] tutto, nel senso che determina lo stesso argomentare del pensiero, che non ha come termini di riferimento idee e concetti ma la concreta condizione umana, perennemente in lotta con la realtà data. Attento alla finitezza dell’uomo, Capitini non ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...