Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] animali elaborando una scala naturae, ascendente dagli esseri inanimati all'uomo, con criterî teleologistici e vitalistici. In base al concetto di scienza come conoscenza mediante cause di una realtà che "è sempre o per lo più" (escludendo quindi una ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] costituita affidandosi a una volontà assoluta, cioè all'arbitrario dominio di un uomo sugli altri individui. E se L. ammette il concetto di una verità rivelata, resta per lui che la rivelazione non può mai essere contro la ragione. Coerente con tale ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] si identifica in ultima analisi con l’azione provvidenziale dell’immanente divinità.
La dottrina etica pone al suo centro un concetto di virtù intesa come esercizio di ragione, e di vizio come passione, cioè come incapacità di pensare e ragionare. L ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] in Hegel, che distingue tra i. semplicemente riproduttiva e i. creatrice o fantasia, e che fonda in quest’ultima il concetto di genio, la rivendicazione dell’i. o della fantasia va nel senso dell’individuazione di una ‘facoltà’ o di una condizione ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] dell'interpretazione della meccanica quantisitica. Da ricordare inoltre i suoi studi sulla causalità, sull'a priori e sul concetto di legge naturale. Tra le opere: Relativitätstheorie und Erkenntnis apriori (1920; trad. ingl. 1965, da cui la trad ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] s. d. r. non può evitare un rapporto di chiarimento. Prima che l'antropologia avesse tentato una definizione del concetto di cultura, non era messa in questione la legittimità di una ricerca che, come quella storico-religiosa, interviene su elementi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] filosofico-religiosa e quella politico-nazionale. Nella prima opera della maturità, la Teorica del sovrannaturale (1838), il concetto di civiltà e della sua origine viene inizialmente definito in rapporto alla natura dell’uomo: da un lato ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] la storiografia. All'origine delle scienze sociali vi è quel passaggio dall'originario significato normativo a un diverso significato del concetto di 'legge' che è dato riscontrare in Montesquieu, per il quale le leggi per un verso sono le regole di ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] prescienza e predeterminazione divina con la libertà umana, e quindi sulla definizione della libertà, sulle verità di fatto e di ragione, sul concetto di sostanza e sulla natura dell'anima e del corpo, sulla monade e sull'armonia prestabilita, sul ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] moderno, di averla separata dalla metafisica e di averne reclamato con vigore l'unità metodologica - come sosteneva in Il concetto pedagogico di Augusto Comte (Palermo 1884) -, soltanto con Darwin e la teoria evoluzionistica si era posta una base ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...