Filosofo del diritto italiano (Bologna 1878 - Genova 1970), figlio di Giulio Salvatore; prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911), Roma [...] . Scritti principali: Il sentimento giuridico (1902); I presupposti filosofici della nozione del diritto (1905); Il concetto del diritto (1906); Il concetto della natura e il principio del diritto (1908); Sui principi generali del diritto (1921); La ...
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Giurista e filosofo tedesco (n. Oldenburg 1945). Dopo gli studi universitari a Gottinga conseguì nel 1976 il dottorato con la dissertazione Theorie der juristichen Argumentation (pubbl. nel 1978, e più [...] vide la luce Theorie der Grundrechte e nel 1992 l'altra sua opera fondamentale Begriff und Geltung des Rechts (trad. it. Concetto e validità del diritto, 1997, ried. 2002). Influenzate dalle teorie normativiste sia di H. Kelsen, sia di H.L.A. Hart ...
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Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuola di Francoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] che 'si oppone alle semplificazioni cognitive-strumentali della ragione', la seconda indagante il tentativo di una ricostruzione del concetto di società attraverso l'integrazione dei paradigmi di ''mondo vitale' e ''sistema'', la terza relativa a una ...
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Corrente metodologica il cui più autorevole esponente è stato il fisico americano P.W. Bridgman. Partendo da esigenze interne all’ambito della ricerca scientifica (nel campo della fisica), Bridgman ha [...] di operazioni (che hanno sempre un carattere ‘relativo’). Bridgman ha esteso il metodo operazionale, oltre che ai concetti fisici, anche all’ambito della matematica (teoria degli insiemi). Pur presentando punti di contatto con il neopositivismo e ...
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Filosofo e medico (Napoli 1496 - ivi 1554); studiò all'univ. di Pisa, dove poi insegnò (1520-25). Fu probabilmente scolaro di Agostino Nifo (1519-21) e si manifesta seguace di Pomponazzi nella maggiore [...] P. segue l'alessandrismo del maestro e, grazie alla conoscenza del greco, chiarisce il testo aristotelico e in modo particolare il concetto di intelletto, meglio dei commentatori precedenti. Scrisse anche un De rerum naturalium principiis (1553). ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] esercitata collettivamente dall’intera società nell’interesse e con la piena partecipazione di tutti i suoi membri.
Evoluzione del concetto
C. primitivo e c. religioso
Il mito di un’originaria comunità dei beni, variamente svolto nell’ambito di ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] .
Harris, J. W., Legal philosophies, Oxford 1980.
Hart, H. L. A., The concept of law, Oxford 1961 (tr. it.: Il concetto di diritto, Torino 1965).
Hart, H. L. A., Essays in jurisprudence and philosophy, Oxford 1983.
HernÁndez Marin, R., Teoría general ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] importanti riflessioni pratiche, teoriche e anche politiche sull'arte.
La comicità, la capacità di essere comico, è insomma un concetto molto semplice in sé e nei suoi effetti, che però suscita problemi e domande complesse non appena ci si interroga ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] che è ‘giusto’ per semplice convenzione prepara in qualche modo il nuovo concetto socratico, per cui la g., come suprema virtù e salute dell’ della coscienza. Ma la g. non è solo un concetto della ragione pura, è anche un’idea della ragion pratica ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] e. interna costituiscono il presupposto di quell’ulteriore riflessione intellettuale che ne elabora i dati.
I. Kant accolse questo concetto dell’e., ma sostenne che l’e. presume necessariamente alcuni elementi ideali che non possono derivare da essa ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...