I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] iniziatore nel piemontese J. Dupuit, che nel 1844 pose i fondamenti della teoria dell’utilità marginale e introdusse il concetto della perdita netta non compensata (deadweight loss) che discende dall’imposizione di un’imposta. A iniziare dagli anni ...
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Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] , anche l'espansione delle dimensioni delle imprese non avrebbe limiti e si creerebbero necessariamente situazioni monopolistiche. Il concetto di concorrenza perfetta è invece compatibile con l'ipotesi di rendimenti di scala costanti: ciò implica che ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] egoistici, quali la massima utilità per il consumatore e il massimo profitto per il produttore. La m. è basata sul concetto di unità marginale (➔ marginalismo), cioè sull’ultima quanti;tà decisionale, sia essa un bene di consumo sia un fattore della ...
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Il termine competitività non ha un unico significato ma assume diverse accezioni a seconda dei soggetti cui si riferisce: se sono imprese è collegato ai margini di profitto o alle quote di mercato; se [...] di ricerca e sviluppo e alla qualità del capitale umano a disposizione.
La misurazione della competitività
Data la complessità del concetto, non sorprende l'esistenza di un elevato numero di indicatori di c.: quello più usato per misurare la c. di ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] l'ideale della scienza economica come disciplina logica e deduttiva. "Studiando Ricardo - osservava il D. - è possibile farsi un concetto di quella che sia la scienza economica, la quale non è una scienza descrittiva, ma un sistema di teorie, e cioè ...
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Economia
Condizione di un paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero. [...] mercati e dalla globalizzazione (➔), l’a. parziale ha luogo solo in paesi isolati a causa di sanzioni internazionali.
Filosofia
Concetto fondamentale dell’etica cinica e stoica, orientata verso l’ideale del «bastare a sé stessi», dipendendo il meno ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] da vari autori, tra cui G. Peano che, utilizzando le ricerche e i risultati di R. Dedekind e tralasciando ogni indagine sulla genesi del concetto di n., assume come nozioni primitive quelle di n., di zero e di successivo di un n. e pone i seguenti 5 ...
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Economia sommersa
Mario Deaglio
Definizione e tipologie
Qualsiasi attività economica che presenti la caratteristica di sfuggire all'osservazione statistica può essere indicata come appartenente all'economia [...] del suo lavoro, al di là delle stime, sta nell'aver spostato l'attenzione dalla sommersione legata al lavoro a un concetto più generale di sommersione, che comprende le transazioni tra imprese.
5. Metodo della variabile non osservata, dovuto a Frey e ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] , trovarono intreccio e composizione variabili.Se allora può essere vero che i cameralisti usavano in maniera confusa i due concetti di sicurezza e di benessere, senza troppo porsi il problema del loro fondamento etico, bisogna però anche riconoscere ...
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Economista e uomo politico italiano (Carrù 1874 - Roma 1961). Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955, fu un convinto seguace del liberalismo classico, sostenne sempre le teorie liberali [...] le opere si ricordano: Studi sugli effetti delle imposte (1902); La finanza sabauda all'aprirsi del sec. XVIII (1908); Intorno al concetto di reddito imponibile (1912); La terra e l'imposta (1924); Principi di scienza delle finanze (1932, 4a ed. 1948 ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...