Umanista (Costantinopoli 1415 circa - Roma 1487). Rifugiatosi in Italia nel 1453, dopo la conquista turca di Costantinopoli, nel 1456, soprattutto per l'interessamento di Donato Acciaiuoli, ottenne una [...] fecondo ai fini del rinnovamento della cultura fiorentina: infatti alcuni aspetti che lo caratterizzarono, quali il concetto di una continuità e complementarità tra le varie scuole e dottrine filosofiche, la visuale storica sempre tenuta ...
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Scultore (sec. 1º a. C.), nato nella Magna Grecia; greco, ebbe la cittadinanza romana (89 a. C.) con la legge Plauzia-Papiria, e visse a Roma, dove si conservavano varie opere sue. Fece una statua crisoelefantina [...] del cesello, del marmo e del bronzo. Scrisse cinque volumi sulle opere più importanti di tutti i luoghi, creando il concetto di opus nobile come opera degna di essere copiata. Studioso della natura, fu un tipico rappresentante dell'arte del suo tempo ...
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MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] ) e nel volumetto Il diritto e il suo processo ideale (ibid. 1916).
Fu in questa sede che, al diritto-concetto, il M. oppose il diritto-processo concretamente partecipante alla vita dello spirito, entro un quadro di immanenza che negava radicalmente ...
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FULCI, Ludovico
Paolo Camponeschi
Nacque a Santa Lucia del Mela, presso Milazzo, il 1° genn. 1850 da Antonio e da Antonina Taccone.
I Fulci di Santa Lucia del Mela, nobili originari di Tropea, si erano [...] la filosofia del diritto che non il diritto penale e si occupa di tematiche di base: la nozione di Stato, il concetto stesso di diritto e i suoi rapporti con la morale.
Viene ricercato il fondamento del diritto nella tutela dell'indipendenza della ...
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CASSANI, Pietro
Piero Delsedime
Nacque a Venezia il 4 giugno 1832 da Lorenzo e Maddalena Cippico. Dopo aver frequentato il ginnasio di S. Giovanni Laterano, frequentò i corsi universitari a Padova, [...] sui fondamenti della geometria (1868, pp. 97-115) che attirò la sua attenzione sulla possibilità di un nuovo concetto di geometria.
Fu amico ed ebbe corrispondenza scientifica con E. Beltrarni, la cui pubblicazione Saggio di interpretazione della ...
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Fisico teorico giapponese naturalizzato statunitense (Tokyo 1921 - Osaka 2015). Conseguito il PhD in fisica presso l'Università di Tokyo (1952), ha insegnato prima in quella sede e poi all'Università di [...] un'analogia con la superconduttività (1961); in collab. con M. Y. Han, della Syracuse University, ha introdotto (1965) il concetto di colore o carica di colore, essenziale nel Modello Standard delle interazioni fondamentali. È stato, inoltre, tra i ...
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Necker de Saussure ⟨... dë sosü´ür⟩, Adrienne-Albertine. – Pedagogista e scrittrice svizzera (Ginevra 1766 - Mornay 1841). Ebbe un'accuratissima educazione classica e scientifica per merito del padre, [...] 3 voll., 1828, 1832, 1838), nel quale, pur attingendo largamente all'Émile di Rousseau, l'autrice muove da un concetto della vita spirituale nettamente opposto all'ottimismo naturalistico del grande ginevrino. Per lei la natura è peccato e corruzione ...
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Fabietti, Ugo. – Antropologo culturale italiano (Milano 1950 - ivi 2017). Allievo di F. Remotti, ha svolto attività di docenza presso l'Università di Pavia (1989-94), quindi negli atenei di Firenze (1995-98) [...] dell’antropologia. Pensare, comprendere, descrivere l’altro (1993); L'identità etnica. Storia e critica di un concetto equivoco (1995); Etnografia della frontiera. Antropologia e storia in Baluchistan (1997); Antropologia culturale. L'esperienza e ...
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Teologo (Brancourt, Aisne, 1842 - Albi 1918), studioso di scienze naturali, storiche ed ecclesiastiche. Svolse larga attività pastorale (fu vescovo di Fréjus, 1890; arcivescovo di Albi, 1899) ed ebbe larghissima [...] card. I. H. Newman della religione come comportante un momento illativo, extrarazionale, e dello sviluppo dogmatico tramite il concetto di tradizione. Tra le sue opere: L'évolutionnisme religieux (sul Correspondant, 1897) in polemica con A. Sabatier ...
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Figlia secondogenita (Londra 1665 - ivi 1714) di Giacomo duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde; sposò nel 1683 il luterano Giorgio di Danimarca, con cui ebbe 17 figli morti tutti in giovane età. [...] e confusa. Il peso della sua indecisione si fece sentire soprattutto nella vita politica interna, dove l'alto concetto ch'ella ebbe delle prerogative personali della corona, con l'implicita ostilità al governo di partito, provocò contraddizioni ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...