La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] Purg. XXIV, 52-53)
la bocca mi basciò tutto tremante (Inf. V, 136)
lobello stilo che m’ha fatto onore (Inf. I, 87)
me ritenne / di qua dal -3)
Oh quanto è corto il dire e come fioco / al mio concetto! (Par. XXXIII, 120-121)
Or tu chi se’, che vuo’ ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] è oggetto di calcolo separato. Un bell'esempio di eliminazione di descripti o e la lectio facilior (concetti, benché non termini, passabilmente nel qual caso n è anche il numero delle famiglie, ma non lo sappiamo per n + 1) o n > 2 (nel qual ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] a Firenze solo per una parte di lingua «è un concetto contraddittorio. Una lingua è un tutto, o non è allora bisogna riconoscerli per lingua bella e bona» (ivi, 3 mentre l’altro sta fermo, Bisogna fermarlo lo specchio, se no dondola.
Far dondolare. Si ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] all'utente che se ne serve. Se lo fossero, non avrebbero alcuna ragione di cambiare pre+scienza), il secondo dalla suffissazione (bello → bell+ezza), il terzo dall'infissazione (gioc del Novecento, l'antico concetto filosofico di innatismo, applicato ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] che pure condivise con i romantici il concetto del dialetto come lingua viva e vera e Manzoni, che nella correzione del romanzo optò per lo più per gli esiti meno marcati letterariamente (Vitale letterario come modello di bello stile; tuttavia, in ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] suoi predecessori, e risentono potentemente del concetto settecentesco di "natura" (Dionisotti, "come non si sa perché è bello il sole". Nella prima parte l' Bologna (dove vide il Ferrucci, il Mezzofanti, lo Schiassi) e a Pesaro (dove s'incontrò, come ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] consonante non può prescindere dal concetto di funzione, dato che esistono e i click, al contrario, sono per lo più sordi in quanto la laringe è del l’apice della lingua ([ɖ] in [ˈbɛɖɖu] bello in dialetto siciliano). Nel luogo palatale (➔ palatali), ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ), precede l’oggetto, cioè il suo complemento. Accade lo stesso nel sintagma nominale, la cui testa è il Coris)
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a. *una molto bella tavola
b. *un molto alto ufficiale [ , UTET.
Ramat, Paolo (1980), Il concetto di “tipo” in linguistica, «Lingua e ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] granum, neutro, ma [lu ˈkane] «il cane», maschile, e poi [lo ˈbːelːu] «ciò che è bello», [lo kamˈpa] «il vivere», ecc.;
(g) l’uso di tenere per cogliere una precisazione importante rispetto al concetto, ampiamente usato, di diglossia (➔ bilinguismo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...