Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XIV secolo Firenze e Siena sono i centri artistici dominanti. Mentre il fiorentino [...] nel 1315 e restaurata nel 1321 per rinnovarne lo stile, l’iconografia e le scritte. Le 1295) per Filippo IV il Bello, il retablo dell’abbazia di paradiso” e “Quando giunse a Simon l’alto concetto”” – e una Allegoria Virgiliana (Milano, Biblioteca ...
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MAINERI, Maino (Manio)
Margherita Palumbo
Nacque a Milano tra il 1290 e il 1295. Il padre Giacomo apparteneva a una antica famiglia lombarda, ricca di beni feudali e allodiali nel Comasco e nel Lodigiano, [...] corte del re Carlo IV il Bello.
Già magister artium dello Studio parigino funzioni connesse a un grado per il quale lo Studio imponeva il celibato. Il M. soggiornò a illustra le finalità e analizza il concetto di sanitas, mentre le successive sezioni ...
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AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] messinese L. Paté, che in seguito lo doveva aiutare a tradurre i diplomi greci templari nel proposito di Filippo il Bello di incamerarne le inimense ricchezze, siciliano e rivela una consapevolezza del concetto di fonte storica ai suoi tempi certo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di arte “minore” nel Medioevo non sussiste; le forme di produzione [...] molto tempo il concetto di utilitas non è negativo, e una funzione pratica non macchia la purezza del “bello”, ma contribuisce un esempio per gli artisti delle aree che li acquisiscono. Lo dimostrano per esempio i casi di Giovanni Pisano e Giovanni di ...
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simonia e simoniaci
Giovanni Fallani
Con il termine s., che in D. ricorre esplicitamente soltanto in If XI 59 falsità, ladroneccio e simonia, s'intende, in teologia morale e in diritto canonico, la [...] necessariamente connessa con la spirituale. Il nome e il concetto di s. si riconnette al sacrilego mercato proposto a s Chiesa è alla mercé del gigante (Filippo il Bello), ridotta a meretrice. Di qui lo sdegno che perdura sino nel Paradiso contro i ...
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discrezione (discretio)
Pier Vincenzo Mengaldo
Il vocabolo, che ricorre specialmente (col relativo contorno di aggettivi e avverbi) nel Convivio e nel De vulgari Eloquentia, è impiegato da D. secondo [...] particolarmente in due direzioni: nell'ambito della riflessione etica, come concetto di " moderazione ", " prudenza ", " giusto mezzo " ancora più decisa del valore cardinale della d.: Lo più bello ramo che de la radice razionale consurga si è ...
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lucere
Antonietta Bufano
Il verbo, che è di largo uso soprattutto nella Commedia, ricorre con particolare frequenza nella forma del participio presente, con valore sia attributivo che predicativo, e [...] te luca... (If XVI 66), affine per il concetto a Pd XII 135 Pietro Spano, / lo qual giù luce in dodici libelli (" qui luce, doppia Amor, tu vedi ben (cfr. questa voce), che ne li occhi sì bella mi luce / quando la miro, ch'io... (v. 40), con evidente ...
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villano
Antonietta Bufano
Nella sua accezione fondamentale il termine, usato sia come aggettivo che come sostantivo, indica " colui che abita in villa " - cioè " in campagna " contrapposto all'abitante [...] X 8 però che ne le corti anticamente le vertudi e li belli costumi s'usavano… si tolse quello vocabulo da le corti, e dei aver pietate e non disdegno (XXIII 27 73-76).
Lo stesso concetto di pietà è richiamato nel secondo sonetto scritto per la morte ...
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De Generatione animalium
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in cinque libri, collocata dagli editori all'ultimo posto degli scritti zoologici, mentre per Aristotele seguiva immediatamente il De Partibus [...] 20-21. Manca invece in Aristotele il concetto di ‛ virtù formativa ', a meno che non lo si voglia trovare in Gen. anim. I del concetto di ‛ virtù informativa ', desunto, come abbiamo visto, da Alberto Magno. Il seguito scende ov'è più bello / tacer ...
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giusto
Antonietta Bufano
Nel significato che più si avvicina a quello di ius come " legge ", l'aggettivo ricorre nel canto di s. Francesco che, presso a morire, affidò la donna sua più cara, la povertà, [...] proporzione': il giusto amor di Pg XVIII 96 è lo zelo che ripaga l'amor del bene, scemo / termine, pur alludendo sempre a un concetto di giustizia ampiamente intesa, si iustior alter / nec pietate fuit, nec bello maior ".
Si notino infine i casi, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...