paesaggio
Guido Di Pino
Alla definizione del concetto di p. nell'opera di D. concorrono, da un lato, gli elementi fantastici che costituiscono la struttura e gli scenari oltremondani della Commedia, [...] XIV 30; Sì come neve tra le vive travi / per lo dosso d'Italia si congela, Pg XXX 85-86.; un l'Archian rubesto (V 94-129), la fiumana bella che intra Sïestri e Chiaveri s'adima (XIX 100
A queste diverse accezioni del concetto di p. concorrono anche, ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cicerone e il lessico filosofico latino
Anna Maria Ioppolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cicerone ha avuto il merito di diffondere [...] diffuso tra i Romani colti, lo stoico Diodoto, da cui apprende la i testi greci alle opere latine scritte in un bello stile e che non sono semplici traduzioni dal greco fosse in grado di esprimere i concetti della filosofia epicurea in tutta la ...
Leggi Tutto
Reati culturalmente motivati
Fabio Basile
Quale valore l’ordinamento giuridico penale può, o deve, attribuire al condizionamento esercitato dalla cultura d’origine dell’imputato sulla genesi e sulle [...] dell’onore, che scaturiscono da un esasperato concetto dell’onore familiare o di gruppo, il la stura a quanti agitano lo spauracchio di uno “scontro di concezioni del giusto, del buono e del bello, radicati e diffusi in modo pervasivo all’ ...
Leggi Tutto
FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] a Roma, per far pratica legale presso lo studio dell'avvocato O. Tavecchi. A Roma socialmente indeterminato il concetto di "quel pp. 98-101; M.A. Frangipani, Gli "Esempi di bello scrivere" di L. F. nei programmi scolastici postunitari, in Studi ...
Leggi Tutto
MAURO, Domenico
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a San Demetrio Corone, nella Sila greca, in Calabria, il 13 genn. 1812 da Angelo Maria e da Carolina Lopes. Dall’origine albanese della famiglia paterna [...] al pubblico con il titolo Concetto e forma della Divina Commedia letteratura nazionale ai nostri tempi e Sul bello e sul sublime) e affidava a Candeloro, Torino 1953, ad ind.; Id., Il Mezzogiorno e lo Stato unitario, a cura di F. Ferri, Torino 1972 ...
Leggi Tutto
partire
Fernando Salsano
Il significato dominante della forma intransitiva, anche di quella pronominale, è di " allontanarsi ", " andar via ", con una decisa prevalenza del senso del distacco su quello [...] 8, XXII 4, XXIII 12, XXXI 11 29 Partissi de la sua bella persona / piena di grazia l'anima gentile (anticipato al § 5). . 25, 31 ss.). Il concetto della separazione-distinzione è più evidente in If XIV 4 ove si parte / lo secondo giron dal terzo; Pd ...
Leggi Tutto
MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] fatica, né l'erudizione, nato per l'arte, per la contemplazione del bello, per quel non pensare a nessuna cosa, che è la possibilità di il 9 febbr. 1944, nonostante il centro milanese del PCI lo volesse a Roma, passò in Svizzera, con l'appoggio ...
Leggi Tutto
FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] solertemente governata: il padre e lo zio, negli anni della sua rende assai bene questo concetto di imprevedibilità), le de Guise, Paris 1668, p. 36; C. Celano, Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i signori ...
Leggi Tutto
TAFANI INTERNARI, Carolina
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Livorno il 23 maggio 1793 da Giovanni, nobile veronese, e da Anna Baldesi, entrambi attori. Fu cugina di primo grado della celebre attrice [...] si sentì così compresa da quel bello incantatore, che pel magnetismo comunicatomi dal concetto di quella donna, il sangue mi questo, e procurare una scossa allo spettatore. A volte lo spettatore aveva l’impressione d’essersi trovato faccia a faccia ...
Leggi Tutto
CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] via teoretica (talora soltanto dialettica), conduce lo spettatore a comprendere e rivivere l'opera decor); la hedonè e il kàllos (v. bello) diventano la meta comune.
6) Il principio della intima volontà, il suo intimo concetto, anche, forse, il suo ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...