EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] , di Lévy-Bruhl e di Durkheim sull'anima dei primitivi., del Guénon sul decadere delle gerarchie - nel corso della quale l'E. maturò il suo particolare concetto di tradizione: concetto di carattere metastorico, non nostalgia del passato, ma ricerca ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] l'uomo ed il suo dolore" (p. 98). Tale concetto, pur non chiarito fino in fondo, e disomogeneo per il contrasto furono antagonismi di superficie, che non turbarono una briosa narrazione dai primitivi ad E. Swedenborg se non in pochi punti, ad esempio ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] sta nel formarsi e rendere indipendenti gradi dello spirito primitivi, ancora astratti se per sé presi". Egli dunque il B. riferiva le nozioni bonfantiane sostenendo che il concetto giuridico di obbligazione ha una struttura la quale cambia nel ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] nella misura in cui si riscontravano presso i cosiddetti popoli primitivi come reliquati e sopravvivenze di popoli civili (esempio del noi ci siamo fatto degli antichi un concetto che io direi di maniera, il concetto di un popolo di eroi della scena ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] i popoli d'Oriente e in genere per i primitivi. La mancanza di vera organicità consentì poi allo scrittore risponde al "genio",cioè alla formazione storica dei popoli, e dal concetto che i grandi scrittori possono arricchire una lingua nata povera, ma ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] filosofica del diritto e delle dottrine giuridiche, dai popoli primitivi, attraverso l'età classica e il Medioevo, sino all , VI [1889], 1, pp. 548-567), allo studio del concetto di nazione, cui avrebbe voluto dedicare, se la varia e molteplice ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] legava vistosamente i problemi d'interpretazione dei mondi culturali "primitivi" di livello etnologico, con i problemi d'interpretazione esistenzialismo di Heidegger, da cui egli mutua alcuni concetti-base e in parte il linguaggio, introducendo ...
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AMALDI, Ugo
Nicola Virgopia
Nacque a Verona il 18 apr. 1875. A Pavia, dove il padre era presidente del tribunale, fu allievo del ginnasio annesso al liceo "Ugo Foscolo"
ed ebbe come professore L. Berzolari; [...] continui infiniti.
L'A., giovandosi di metodi e concetti del calcolo funzionale, riuscì a risolvere il problema limitando la sua indagine ai gruppi imprimitivi (essendo già noto il caso dei gruppi primitivi) e dividendolo in due parti a seconda che ...
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BAGLIVI, Giorgio
Mario Crespi
Nacque l'8 sett. 1668 a Ragusa (od. Dubrovnik), in Dalmazia, da Vlaho (Biagio) di Giorgio Armeno e da Anna di ser Iacopo de Lupis: Armenius, quindi, fu in realtà il suo [...] le concezioni meccanicistiche della vita, e ingenuamente tentò di spiegare tutte le funzioni fisiologiche con concetti meccanici ricorrendo a paragoni alquanto primitivi con macchine varie. Cosi, nell'opera De fibra motrice il B. spiegò la motilità ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] dell'Ordine francescano. Alla luce di questi concetti ci appare ancora oggi in tutta la sua .B. Supino, Arte pisana, Firenze 1904, p. 254; O. Sirén, Maestri primitivi. Antichi dipinti nel Museo civico di Pisa, in Rassegna d'arte, XIV (1914), ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...