La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] una relazione, durante l'ultimo secolo, possono tutti essere concetti noti, ma non impediscono di chiudere gli occhi di fronte delle società e delle civiltà, "da popoli così primitivi come gli aborigeni australiani fino alle più sofisticate religioni ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] attorno alla nuova sintesi darwiniana le teorie e i concetti delle scienze sociali. Si tratta, pertanto, di individuare e delineò l'evoluzione del processo interattivo dall'orda primitiva fino allo Stato, servendosi di un modello conflittuale ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] (tr. it.: Purezza e pericolo. Un'analisi dei concetti di contaminazione e tabù, Bologna 1975).
Douglas, M., Leenhardt, M., Notes sur la traduction du Nouveau Testament en langue primitive, in "Revue d'histoire et de philosophie religieuse", 1922, pp ...
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La storia come pensiero e come azione
Michele Maggi
Storia e filosofie della storia
L’opera di Croce La storia come pensiero e come azione esce presso l’editore Laterza nel giugno 1938 (superata una [...] orgoglio, non diversamente da chi negasse coscienza umana agli uomini primitivi, alle classi inferiori, e via via a tutti i gruppi le si offrono e dei quali si giova» (p. 161). Il concetto che le accomuna, e quindi il piano su cui vanno valutate, ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] , Archivio Ernesto De Martino, 1.51, p. 5).
Attraverso la ridefinizione funzionale del concetto di natura e la specificazione del concetto storiografico di mondo umano-primitivo De Martino era in grado di allargare le maglie del sistema crociano per ...
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Darwinismo o disegno intelligente?
Edoardo Boncinelli
Sotto il profilo scientifico la teoria dell’evoluzione non è più, da decenni, una semplice teoria, bensì una solida combinazione di fatti e di concetti [...] altri ancora.
Quello di adattamento è in ogni caso un concetto relativo a un determinato ambiente e solo a quello. Un milioni di anni perché si osservi qualche forma vitale, per quanto primitiva. I primi segni di vita risalgono infatti a circa 3,8 ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] ragione che la "specificità dello strutturalismo", va colta nel concetto di "trasformazione". Ed è ormai chiaro a questo punto and function in primitive society, Glencoe, Ill., 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968). ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] della nostra volontà, perfino i nostri concetti, trasformandoli in fantasmi di persone. Questa La relig. della bellezza nel Dolce stil novo e la poesia di G. C., in Primitivi e romantici, Firenze 1937, pp. 15-42; C. Salinari, Poetica e poesia di G ...
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Psicologia analitica
Vincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
sommario: 1. Le divergenze fra Jung e Freud. □ 2. I fondamenti della psicologia analitica. □ Bibliografia.
1. Le divergenze fra Jung [...] cosa significhi questo scontro con l'ombra del Sé". ‛Struttura', Aufbau, della psiche è fin dalla Traumdeutung un concettoprimitivo di Freud, che rimprovera agli psichiatri di averla troppe volte dimenticata. Totalità, dunque, e totalità: dov'è la ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] due momenti: il rapporto collettivo, intensamente vissuto nelle società primitive, con le entità occulte del mana, i tabu e le terrestre, l'acqua verso la sfera acquea e così via. I concetti di movimento, materia, tempo, spazio si adattano a un cosmo ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...