ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] i popoli d'Oriente e in genere per i primitivi. La mancanza di vera organicità consentì poi allo scrittore risponde al "genio",cioè alla formazione storica dei popoli, e dal concetto che i grandi scrittori possono arricchire una lingua nata povera, ma ...
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Moda
Nicola Squicciarino
La parola moda (dal francese mode, derivato del latino modus, "maniera, foggia, misura") designa l'usanza o il gusto del momento che cambia a causa di una continua ricerca del [...] nuovi rispetto all'abbigliamento. Presso i popoli primitivi, secondo quanto viene testimoniato da antropologi ed quanto di ammirazione, evanescente come la moda stessa. "Il concetto di narcisismo ci dà modo di spiegare l'impatto psicologico dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Novecento la logica si sviluppa sotto l’egida della problematica circa [...] va determinato a quali combinazioni (finite) di simboli primitivi conducono i suoi metodi combinatori, ovvero le dimostrazioni.
di soddisfacimento, a sua volta cruciale per definire il concetto di modello. Un’interpretazione è una funzione v che ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] filosofica del diritto e delle dottrine giuridiche, dai popoli primitivi, attraverso l'età classica e il Medioevo, sino all , VI [1889], 1, pp. 548-567), allo studio del concetto di nazione, cui avrebbe voluto dedicare, se la varia e molteplice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] base del pensiero, dalla cui composizione e combinazione derivino tutti i concetti che costituiscono il nuovo dizionario: si tratta, diremmo oggi, di identificare i “primitivi semantici” del pensiero.
Un simile progetto è ritenuto necessario anche da ...
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Carattere
Paolo Migone
Gianni Carchia
Bruno A. Bellerate
Dal latino character, a sua volta dal greco χαρακτήρ, "impronta, marchio, segno particolare", indica il complesso delle doti e disposizioni [...] di difesa primitivi. Per es., la presenza di diffusione di identità nonché di meccanismi di difesa primitivi, e solo coinvolge la ragione e la volontà, ma chiama in gioco altri concetti come la motivazione, gli ideali o valori, l'ambiente, la ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] legava vistosamente i problemi d'interpretazione dei mondi culturali "primitivi" di livello etnologico, con i problemi d'interpretazione esistenzialismo di Heidegger, da cui egli mutua alcuni concetti-base e in parte il linguaggio, introducendo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fondata su basi sperimentali da Louis Pasteur e Robert Koch nella seconda metà dell’Ottocento, [...] Si ritiene che Archea comprenda gli organismi più primitivi, cioè un diversificato gruppo di procarioti capaci placche è una tecnica di analisi molto efficace” e definiscono un concetto elementare sull’azione dei virus animali: “l’infezione di un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Autore di importanti scoperte in fisica e matematica, sino dalla più giovane età, Pascal [...] le vere regole del ragionamento e si arresta solo di fronte a concetti come tempo, spazio, maggiore e minore, uguaglianza. Questi termini, che Pascal chiama “primitivi”, non sono ulteriormente definibili; essi sono intelligibili solo con il ricorso ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] , una classe aperta, visto che la varietà di concetti che esprimono è teoricamente infinita. I nuovi aggettivi qualificativi si possono raggruppare secondo la struttura morfologica:
(a) aggettivi primitivi formati da radice + flessione;
(b) aggettivi ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...