Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] di simboli ottenute utilizzando i tre simboli logici primitivi di unione, prodotto di insiemi e iterazione. Parallelamente, e in modo apparentemente indipendente, lo stesso concetto è stato sviluppato dai primi inventori dei linguaggi di ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] origini, Roma-Dresda 1962, p. 6; G. Previtali, La fortuna dei primitivi. Dal Vasari ai neoclassici, Torino 1964, pp. 67 ss.; N. Dacos, a Napoli, dal IV al XVIII secolo. Utili riferimenti a concetti e a termini particolari usati dall'autore sono in L. ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] identità, al punto che qualcuno tende perfino a confondere i due concetti. In realtà, però, l'identità di qualsiasi attore (individuo l'oblio del passato, un regresso a stadi più primitivi di civiltà. (V. anche Identità personale e collettiva; ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] il B. in tutta la sua operosità. I concetti sono svolti chiaramente il 24 giugno 1805nel suo Discorso sulla II, pp. 3-23; G. Previtali, La fortune dei primitivi, Torino 1964, ad Indicem;G. Mezzanotte, Architettura neoclassica in Lombardia ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] il marito legittima sua moglie (Schmitt 1990).
Il medesimo concetto ritorna nella cultura ebraica: infatti il vocabolo iad indica Cotton Otho B VI), il gesto suddetto mantenne il primitivo significato di adlocutio. La questione è interessante se si ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] , di Lévy-Bruhl e di Durkheim sull'anima dei primitivi., del Guénon sul decadere delle gerarchie - nel corso della quale l'E. maturò il suo particolare concetto di tradizione: concetto di carattere metastorico, non nostalgia del passato, ma ricerca ...
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Etologia
Patrick P. G. Bateson
sommario: 1. Introduzione. 2. Relazioni tra etologia e sociobiologia. 3. L'organizzazione del comportamento. 4. Le origini del comportamento adattativo. 5. Conclusioni. □ [...] la derivazione e la ritualizzazione dei movimenti-segnale.
Sia il concetto di stimolo-segnale, o stimolo scatenante, sia quello di stimoli biologicamente rilevanti sono note in molti invertebrati primitivi. Il moscerino della frutta (Drosophila) che ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] l'uomo ed il suo dolore" (p. 98). Tale concetto, pur non chiarito fino in fondo, e disomogeneo per il contrasto furono antagonismi di superficie, che non turbarono una briosa narrazione dai primitivi ad E. Swedenborg se non in pochi punti, ad esempio ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] sta nel formarsi e rendere indipendenti gradi dello spirito primitivi, ancora astratti se per sé presi". Egli dunque il B. riferiva le nozioni bonfantiane sostenendo che il concetto giuridico di obbligazione ha una struttura la quale cambia nel ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] nella misura in cui si riscontravano presso i cosiddetti popoli primitivi come reliquati e sopravvivenze di popoli civili (esempio del noi ci siamo fatto degli antichi un concetto che io direi di maniera, il concetto di un popolo di eroi della scena ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...