Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] , negli antenati più o meno remoti, si era creato il concetto e il termine di ‛atavismo' o ‛eredità atavica o ancestrale non è risolta e dati più recenti sembrano concordare con l'ipotesi primitiva (v. Hook, 1973).
Un altro tipo di mutazioni si ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] ad una storia dell'umano incivilimento, dalla "robusta fanciullezza" dei primitivi allo stato "poetico, immaginoso ed eloquente" e finalmente alle origini dei grandi concetti sociali, come quello della giustizia. Ma la seconda parte delle Ricerche ...
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Specie e speciazione
MMichael J. D. White
di Michael J. D. White
sommario: 1. Introduzione: a) concetti di specie e speciazione; b) variazioni delle specie. 2. Il processo di speciazione: a) meccanismi [...] 8. Il problema della rettangolarità nella speciazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
a) Concetti di specie e speciazione
L'uomo primitivo creò, senza rendersene conto, il concetto di specie quando ravvisò l'esistenza in natura di differenti tipi di ...
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La grande scienza. Genomica e postgenomica
Giovanni Romeo
Cesare Rossi
Genomica e postgenomica
La genetica si è posta, fin dalle sue origini, una serie di domande sui geni: come vengono trasmessi da [...] tutte le forme di vita, dagli archeobatteri (batteri primitivi, interessanti per comprendere l'evoluzione della vita, ma auspica che i risultati della ricerca genetica potranno modificare i concetti di razza, gruppo etnico, clan, identità familiare e ...
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La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. [...] simboli ottenute utilizzando i tre simboli logici primitivi di unione, prodotto di insiemi e iterazione Parallelamente, e apparentemente in modo indipendente, lo stesso concetto è stato sviluppato dai primi inventori dei linguaggi di programmazione ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] si esalta anche la qualità artistica in base ai concetti di "diligenza", "semplicità" e "verità", contrapposti -5, 507-8, 602, 664, 682; G. Previtali, La fortuna dei Primitivi, Torino 1964, ad Indicem;A. Cosatti, La riscoperta di Dante da Vico al ...
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Logiche non standard
Claudio Pizzi
Alcune famiglie di logiche non standard sono costituite da logiche che sono estensioni assiomatiche di quella standard, mentre altre constano di logiche rappresentabili [...] cui aggiungere assiomi o regole descriventi le proprietà di concetti specifici fa parte della tradizione logica del XX sec., , dovuta a Arthur N. Prior (1951). In questa gli operatori primitivi sono H e G, da leggere 'sempre in passato' e 'sempre ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] della nostra volontà, perfino i nostri concetti, trasformandoli in fantasmi di persone. Questa La relig. della bellezza nel Dolce stil novo e la poesia di G. C., in Primitivi e romantici, Firenze 1937, pp. 15-42; C. Salinari, Poetica e poesia di G ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] di sostantivo a partire dal XIII secolo, diventa un concetto chiave per indicare il danno derivante da un obbligo in cui vengono di solito collocati i termini 'elementari' o 'primitivi' di un discorso. E se è significativo che, quando qualcuno ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] in un momento in cui, oltretutto, il mito dei Germani primitivi stava cessando di essere solo una fisima da professori -, ma , ora in Pagine sparse, pp. 566-569), a sostituire "concetti" e "astrazioni" agli "uomini vivi", fermo restando che la ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...