PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] accordale, con accompagnamento organistico ad libitum («organo se piace»). Se nei brani concertati come nei brani policorali si osserva un accostamento allo stile del concertogrosso strumentale, poche sono le composizioni con strumenti, e in esse la ...
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CASTRUCCI, Pietro
Maria Caraci
Nacque a Roma nel 1679. Ricevuta una buona educazione musicale, si perfezionò nel violino con A. Corelli, col quale pare abbia cominciato a studiare non più giovanissimo; [...] con due violini e violoncello obbligati di concertino e con due altri violini viola e basso di concertogrosso, op. 3, London 1736; Sonate a violino e violino o cembalo..., op. 1, Amsterdam 1717; XII Solos for a violin with a thorough bass for the ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] serie di pezzi veloci e lenti disposti uno dopo l'altro che in origine erano danze (allemanda, corrente, sarabanda, giga). Il concertogrosso, in cui si alternano movimenti lenti e veloci, contrappone un gruppo di solisti (concertino) all'orchestra ...
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Schnittke, Alfred
Federico Pirani
Compositore russo di origine tedesca, nato a Engels, nell'oblast´ di Saratov, il 24 novembre 1934, morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Di grande importanza nella sua [...] andirivieni degli orchestrali sul palco. I presupposti metafisici del polistilismo di S. trovano pieno compimento nel Primo Concertogrosso (1977); qui il caos scatenato nella Prima Sinfonia appare attenuato, e ben calcolate strategie sottendono la ...
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Kremer, Gidon
Federico Pirani
Violinista lettone, nato a Riga il 27 febbraio 1947. Ha studiato violino dapprima sotto la guida del padre Markus e del nonno materno K. Brückner, entrambi noti musicisti; [...] presentati da K. in prime esecuzioni si segnalano: A. Pärt (Tabula rasa, 1977; Fratres, 1977); A. Schnittke (Concertogrosso nr. 1, 1977; Concerto nr. 4, 1984; Trio, 1981), H.W. Henze (Il vitalino raddoppiato, 1978), S. Gubajdulina (Offertorium, 1980 ...
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WESLEY, Charles
Luigi Colacicchi
Musicista, nato l'11 dicembre 1757 a Bristol, morto il 23 maggio 1834 a Londra. Era figlio di Charles W. (1707-88) fratello di John, il fondatore della Chiesa metodista [...] , nel Chelsea Hospital e in St Marylebone Church. Compose: Six Concertos for the Organ or Harpsichord, op. 1; un Concertogrosso (1784), la musica per un dramma Caractacus, oltre ad alcuni inni religiosi e a pezzi varî.
Samuel Sebastian. - Musicista ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] basso), ulteriore testimonianza - accanto ai più noti casi delle composizioni di Stradella - di come la "forma" del concertogrosso sia nata e cresciuta come "prassi" in campo vocale-strumentale prima di passare a quello più strettamente strumentale ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] , il 'concertino', a una synphonia formata da un maggior numero di strumenti, il 'ripieno' o 'concertogrosso', appunto), quanto in quella del concerto solistico, alla quale hanno dedicato una cospicua parte delle loro energie i compositori high-brow ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] alcuni concerti un graduale abbandono dell'ideale cameristico e contrappuntistico, ancora fondato sulla sonata a tre e sul concertogrosso, in favore di un solismo più esibito e di una maggiore omofonia della scrittura orchestrale, così da accostarsi ...
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POLLAROLO, Carlo Francesco
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Carlo Francesco. – Nacque probabilmente a Quinzano d’Oglio, nella Bassa bresciana, intorno al 1655, da Lucia e da Orazio, [...] francese. Effetti d’eco, canti e suoni fuori scena, arie senza bassi, contrapposizioni foniche nello stile del concertogrosso arricchivano il ventaglio delle soluzioni a disposizione del drammaturgo musicale. Può darsi che certe opere di Domenico ...
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concerto
concèrto s. m. [der. di concertare]. – 1. a. Accordo, intesa: non si è potuto provare che ci sia stato c. fra i due imputati; uscirono dall’osteria, Tonio avviandosi a casa, e studiando la fandonia che racconterebbe alle donne, e...
ripieno
ripièno agg. e s. m. [comp. di ri- e pieno1]. – 1. agg. a. Lo stesso che pieno, con valore intens., quindi interamente pieno, molto pieno: stomaco r. di cibo, d’acqua; scaffali r. di libri; tavola r. di vivande; le strade erano r....