Schnittke, Alfred
Federico Pirani
Compositore russo di origine tedesca, nato a Engels, nell'oblast´ di Saratov, il 24 novembre 1934, morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Di grande importanza nella sua [...] andirivieni degli orchestrali sul palco. I presupposti metafisici del polistilismo di S. trovano pieno compimento nel Primo Concertogrosso (1977); qui il caos scatenato nella Prima Sinfonia appare attenuato, e ben calcolate strategie sottendono la ...
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TORELLI, Giuseppe
Francesco Vatielli
Musicista veronese, nato presumibilmente verso il 1650 e vissuto a Bologna. Frequentò una delle celebri scuole di violino che allora fiorivano in quella città: ma [...] , non certo nelle forme componistiche nelle quali rimanevano arretrati. Se mai, la maniera di eseguire in concertogrosso, ossia di concertare un pezzo strumentale con i violini divisi in principali e solisti, il T. avrà potuto averla conoscendo ...
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Kremer, Gidon
Federico Pirani
Violinista lettone, nato a Riga il 27 febbraio 1947. Ha studiato violino dapprima sotto la guida del padre Markus e del nonno materno K. Brückner, entrambi noti musicisti; [...] presentati da K. in prime esecuzioni si segnalano: A. Pärt (Tabula rasa, 1977; Fratres, 1977); A. Schnittke (Concertogrosso nr. 1, 1977; Concerto nr. 4, 1984; Trio, 1981), H.W. Henze (Il vitalino raddoppiato, 1978), S. Gubajdulina (Offertorium, 1980 ...
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WESLEY, Charles
Luigi Colacicchi
Musicista, nato l'11 dicembre 1757 a Bristol, morto il 23 maggio 1834 a Londra. Era figlio di Charles W. (1707-88) fratello di John, il fondatore della Chiesa metodista [...] , nel Chelsea Hospital e in St Marylebone Church. Compose: Six Concertos for the Organ or Harpsichord, op. 1; un Concertogrosso (1784), la musica per un dramma Caractacus, oltre ad alcuni inni religiosi e a pezzi varî.
Samuel Sebastian. - Musicista ...
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KAMINSKI, Heinrich
Guido Maria Gatti
Compositore di musica, nato a Tiengen presso Waldshut (Foresta Nera) il 4 luglio 1886. Studiò all'università di Heidelberg e fu allievo di W. Klatte e P. Juon a [...] di linguaggio appare talvolta un primitivismo sentito ed efficace.
Tra le sue composizioni più importanti si ricordano un Concertogrosso per doppia orchestra e pianoforte, Introito e Inno per orchestra, soli e piccolo coro, un Magnificat per soprano ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] basso), ulteriore testimonianza - accanto ai più noti casi delle composizioni di Stradella - di come la "forma" del concertogrosso sia nata e cresciuta come "prassi" in campo vocale-strumentale prima di passare a quello più strettamente strumentale ...
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SCARLATTI, Alessandro
José Maria Dominguez
– Nacque a Palermo il 2 maggio 1660, secondogenito di Pietro Scarlata, musicista trapanese, e di Eleonora d’Amato; fu battezzato con i nomi di Pietro Alessandro [...] incisione di Cristoforo Schor. Coeva è anche la maggior parte della sua produzione strumentale, tra cui le dodici Sinfonie di concertogrosso (1715, Londra, British Library, R.M. 21.b.14-15) e le composizioni per strumento a tastiera, le quali ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] , il 'concertino', a una synphonia formata da un maggior numero di strumenti, il 'ripieno' o 'concertogrosso', appunto), quanto in quella del concerto solistico, alla quale hanno dedicato una cospicua parte delle loro energie i compositori high-brow ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] alcuni concerti un graduale abbandono dell'ideale cameristico e contrappuntistico, ancora fondato sulla sonata a tre e sul concertogrosso, in favore di un solismo più esibito e di una maggiore omofonia della scrittura orchestrale, così da accostarsi ...
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POLLAROLO, Carlo Francesco
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Carlo Francesco. – Nacque probabilmente a Quinzano d’Oglio, nella Bassa bresciana, intorno al 1655, da Lucia e da Orazio, [...] francese. Effetti d’eco, canti e suoni fuori scena, arie senza bassi, contrapposizioni foniche nello stile del concertogrosso arricchivano il ventaglio delle soluzioni a disposizione del drammaturgo musicale. Può darsi che certe opere di Domenico ...
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concerto
concèrto s. m. [der. di concertare]. – 1. a. Accordo, intesa: non si è potuto provare che ci sia stato c. fra i due imputati; uscirono dall’osteria, Tonio avviandosi a casa, e studiando la fandonia che racconterebbe alle donne, e...
ripieno
ripièno agg. e s. m. [comp. di ri- e pieno1]. – 1. agg. a. Lo stesso che pieno, con valore intens., quindi interamente pieno, molto pieno: stomaco r. di cibo, d’acqua; scaffali r. di libri; tavola r. di vivande; le strade erano r....