Prodotto di consistenza molle avente proprietà di dare per riscaldamento liquidi vischiosi che poi, per raffreddamento, si rapprendono in masse dure. Sono così indicati i colloidi liofili, che si distinguono [...] si tratta come nel caso precedente. Varietà più fini si ottengono dagli scarti dei macelli (ritagli di pelle) o dai carnicci delle concerie ecc., che si lavano con acqua addizionata di latte di calce, si fanno poi bollire con acqua e le soluzioni si ...
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Acqua
André Guillerme
L'acqua e il sacro
Elemento fondamentale della vita, l'acqua contribuisce direttamente all'elaborazione dei sistemi sociali, come hanno dimostrato, per esempio, sia Marx, evidenziando [...] al tempo stesso la loro antichità. Alla fine del XII secolo la grande maggioranza dei macelli è situata a monte delle concerie: la ragione è che la macellazione delle bestie richiede molta acqua pulita, mentre la preparazione delle pelli ne richiede ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] siderurgia del ferro; provvedeva ai rifornimenti di sostanze necessarie per i saponifici e le fabbriche di candele; per le concerie, in relazione ai prodotti per il trattamento del cuoio e delle pelli; per le industrie estrattive organiche, come gli ...
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conceria
concerìa s. f. [der. di conciare]. – 1. Tecnica della concia delle pelli. 2. Impianto industriale in cui viene eseguita la concia delle pelli.
vallonea
vallonèa (anche valonèa, vallonìa o valonìa, ecc.) s. f. [der. del gr. βάλανος «ghianda»]. – 1. Pianta arborea della famiglia fagacee (Quercus macrolepis, sinon. Q. aegilops), alta una quindicina di metri, originaria della penisola...