Comune della provincia di Benevento, ai piedi del Matese, già appartenente alla provincia di Caserta. Fino a mezzo secolo fa era un borgo (nel 1881, 3106 ab., che nel 1911 erano saliti a 4017), ma anche [...] .
Alife ha avanzi delle mura romane, restaurate nell'età angioina, resti d'un piccolo teatro dell'epoca degli Antonini, una necropoli nella località Concad'Oro e Croce Santa Maria, e resti delle terme. Notevole è la cattedrale di S. Sisto, con ...
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PIANA dei Greci (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Cittadina della provincia di Palermo, distante da questo capoluogo 24 km. Sorge a 725 m. s. m., nella parte più elevata di un'ampia e ridente conca, [...] dalla Pizzuta, la montagna che culmina nel Pizzo Magazzino (m. 1302) e dal lato opposto forma lo sfondo caratteristico della Concad'Oro, con cui la Piana comunica attraverso la Portella, cioè il Passo del Garrone (m. 1045), noto per la vicina Grotta ...
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Fiume della Sicilia meridionale, Hypsas dei Greci, tra i maggiori dell'isola. Il Belice è costituito dalla riunione di due tronchi principali: il Belice Destro e quello Sinistro. Il primo è il più notevole [...] impianto idroelettrico, compiuto nel 1923, che fornisce l'energia a Palermo, mentre le acque di rifiuto servono per irrigazione nella Concad'oro.
Nel suo corso inferiore il Belice, per la scarsezza delle sue acque di magra, può solo prestarsi per l ...
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VILLABATE (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Paese della provincia di Palermo, da cui dista 9 km. L'abitato, di aspetto modesto ma ridente, si è formato in epoca moderna a 47 m. s. m., nell'ultimo lembo [...] orientale della Concad'Oro, al limite tra la pianura, che ivi non è più larga di 2 km., e un breve pendio arcuato culminante col M. Grifone (m. 777), col S. Caterina (700) e con la Montagna Grande (630): non lontano da esso è il piano di Gibilrossa, ...
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Enzo Ciconte
Le mafie costituiscono – e non da oggi – un fenomeno internazionale, innanzitutto nella misura in cui gruppi criminali organizzati ‘di stampo mafioso’ si sono sviluppati, in modo autonomo, [...] . In pieno Ottocento, per esempio, la Concad’Oro di Palermo era ricca di agrumi: arance profumate fosse nulla di particolarmente riprovevole nel frodare il fisco.
Il periodo d’oro del contrabbando fu quello degli anni Cinquanta. Fu allora che si ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] città rimase saldamente ancorato al palazzo reale, al quartiere del Cassero alto e degli altri vicini, e si espanse nella Concad'oro (Ugo Falcando, Liber de Regno Siciliae; 1191) dove, a opera di Ruggero II (1130-1154), Guglielmo I (1154-1166) e ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] significato, ivi, pp. 143-154; M. Barrucand, I giardini di Meknès e le loro origini, ivi, pp. 155-168; P. Caselli, La concad'oro e il giardino della Zisa a Palermo, ivi, pp. 185-200; M. Bernardini, I giardini di Samarcanda e Herat, ivi, pp. 237-248 ...
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Puglia
Jean-Marie Martin
Apulia è il nome di una provincia dell'Italia imperiale romana, e designa ancora oggi una regione amministrativa italiana (Puglia) che comprende, fra l'altro, la maggior parte [...] di Gravina e Castel del Monte erano fra le residenze più belle del sovrano. Se la Capitanata può essere paragonata alla Concad'Oro, tutta la Puglia era una nuova Sicilia, ma più centrale dell'isola, che gli permetteva di condurre la sua politica sia ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] di P. Petruccioli, Milano 1994, pp. 13-24; J.L. Wescoat, L'acqua nei giardini islamici: religione, rappresentazione e realtà, ivi, pp. 109-126; P. Caselli, La concad'oro e il giardino della Zisa a Palermo, ivi, pp. 185-200.G. Di Flumeri Vatielli ...
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LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] l'altopiano di Racalmuto e le colline che sovrastano la Concad'Oro. Alla vittoria seguì una dura repressione, che intendeva a opera del barlettano Giovanni Pipino, su ordine di Carlo II d'Angiò, nell'agosto del 1300. Sulla realizzazione di un nuovo ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
scifato
s. m. e agg. [dal lat. mediev. scyphatus, gr. biz. σκυϕᾶτον, der. di σκύϕος «ciotola, conca»]. – Denominazione delle monete bizantine d’oro (bisanti) e d’argento di forma concava-convessa e delle loro imitazioni coniate nelle zecche...