Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] dimostrato dall'andamento della curva dei rapporti isotopici dell'ossigeno. Questo cambiamento ha avuto marcate conseguenze sulle comunitàbiologiche con la scomparsa di numerose specie e vari generi.
Una domanda che i ricercatori continuano a porsi ...
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LAGUNA
Paolo Fabbri
Ireneo Ferrari
(XX, p. 382)
Negli ultimi cinquant'anni gli studi sulle l. sono stati stimolati in primo luogo dal fatto che gli ambienti lagunari furono teatro di importanti operazioni [...] e altri 1992) e della Laguna di Orbetello (Izzo 1988).
Struttura e funzioni delle comunitàbiologiche. − Le comunità vegetali. Le più importanti componenti di produttori sono rappresentate da piante vascolari, macroalghe, microalghe bentoniche ...
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Cenni di storia e fondamenti metodologici. - Le origini. - La parola fu impiegata per la prima volta da K. Pearson (1857-1936) nel primo numero di Biometrika, la rivista nata a Londra nel 1901, che per [...] . Più precisamente la b. "è l'applicazione alla biologia dei metodi statistici" (Biometrika, 1901), e come tale merito di Fisher averla portata a conoscenza di una più vasta comunità scientifica nel 1925 con una trattazione più rigorosa. In sintesi, ...
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Sviluppo sostenibile
Luciana Migliore
Saverio Forestiero
(App. V, v, p. 371)
Negli anni Novanta del Novecento la discussione e le numerose definizioni di s. s. (che attualmente si preferisce indicare [...] di Rio e l'Agenda 21: il mantenimento della ricchezza biologica in tutte le sue forme (genetica, tassonomica, ecosistemica) sono quelli in cui vi è un coinvolgimento delle comunità locali nella gestione della risorsa. Infatti, in questi casi ...
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PROTEINE
Franca Ascoli
(XXVIII, p. 371; App. II, II, p. 621; IV, III, p. 78)
Gli studi rivolti alla caratterizzazione strutturale e funzionale delle p. hanno subito un nuovo impulso e una rinnovata [...] , che avvengono in molti modi differenti, hanno in comune il fatto che viene scisso uno specifico legame peptidico del si ritrovino nell'ambiente in cui possono svolgere la loro funzione biologica. Per es., se una determinata p. svolge la sua funzione ...
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BUZZATI TRAVERSO, Adriano
Bernardino Fantini
Nacque a Milano il 6 apr. 1913, in una famiglia di origini bellunesi, da Giulio Cesare e da Alba Mantovani, fratello dello scrittore Dino e nipote di D. [...] Italia, dopo il servizio militare si laureò in biologia nel 1936 presso l'università di Milano, con comunità scientifica internazionale. Fu soprattutto grazie al suo entusiasmo che si ebbe in Italia uno sviluppo della genetica moderna e della biologia ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] additivi chimici, dai preservanti (per es. i nitriti), dai conservanti e soprattutto dai contaminanti biologici. Aspergillus flavus, un fungo comune che si sviluppa prontamente nel grano, nel granoturco, nelle nocciole, ecc., conservati in ambienti ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] , il che ha grande importanza dal punto di vista biologico. Quando un animale è sensibilizzato da un antigene, per un mielomatoso era inferiore ai 2 anni, così che in una comunità vi erano annualmente meno di 8 mielomatosi viventi su 100.000 individui ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] Il significato più ampio del termine ‛uomo' e quello più comunemente usato quando si discute l'origine e l'evoluzione dell'uomo ; fu perciò possibile sostenere che non solo la distanza biologica, ma anche la distanza temporale era sufficiente a farvi ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] a quella organica, e da questa a quella biologica. Il primo stadio dell'evoluzione chimica è cominciato probabilmente C. I valori variavano tra 140 e 200 μg/g; quelli più comunemente ottenuti erano compresi tra 140 e 160. La quantità di carbonio che ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...