Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] a individuare per l'a. i presupposti psicologici comuni alle diverse epoche. Tra gli altri studiosi che è. Si deve poi tener conto che cicli che si supponeva fossero medievali, come per es. quello di Nicolas Flamel (Halleux, 1983), risultano ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] σίμαντϱον; doveva trattarsi, molto probabilmente, di una sala comune, dove, insieme ai libri, si conservavano altri oggetti d , 5), Milano 1982, pp. 495-612; A. Jacob, Une bibliothèque médiévale de Terre d'Otrante (Parisinus gr. 549), RSBN, n.s., 22- ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] tardi, sarà un grande sforzo dei commentatori medievali stabilire se l'immortalità che appartiene all'intelletto esso solo è divino, poiché con l'atto di esso niente ha in comune l'atto del corpo.
A partire dal commentatore greco del 2° secolo ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] (Fritz, 1982, nrr. 244, 247).Le forme più comuni del sec. 14° si incontrano ancora frequentemente nel 15°, qualche , 1970, pp. 335-353; A. Grabar, Calici bizantini e patene bizantine medievali, in Il tesoro di San Marco. Il tesoro e il museo, a cura ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] C., demolito nel 1541, che aveva accolto anche una comunità di Francescani. Una campagna di scavi ha messo in luce anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] . Durliat
Il p. è un segno per tutta la tradizione medievale e per comprenderlo non serve qui iniziare l'analisi dai testi 9° e 12° si deve dire che uno dei grandi assi della comunicazione N-S resta la valle del Reno, cui si collegano quelle dell' ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] a.C. Gli esempi potrebbero moltiplicarsi chiamando in causa anche oggetti comuni quali, per es., le lucerne con il volto di satiro; elmo a visiera antropomorfa non soltanto in ambito medievale e rinascimentale, ma anche nell'armamento giapponese dove ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] di calpestio, nella parte orientale dell'aula di riunione della comunità, non si sono trovate assolutamente tracce di incassi. In nella mensa stessa. La struttura di alcuni antependia e paliotti medievali si rif'a ancora agli usi paleocristiani.
L'a. ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] le lingue al fine di impedire che agissero di comune accordo giacché la diversità delle lingue causa l'assenza dell 110-113.
G. Cremascoli, La 'Summa' di Rolando da Cremona, "Studi Medievali", 16, 1975, pp. 825-876.
G. Sermoneta, Federico II e ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] i primi due (geenna e mammona) rimasero estranei alla lingua comune; amen è entrato nell’uso; Pasqua è il nome di o un casotto di campagna.
In un celebre documento in latino medievale, il Breve de inquisitione redatto a Siena nel 715 (Avalle 1965 ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...