Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] Cortese, La norma giuridica. Spunti teorici nel diritto comune classico, 2 voll., Milano 1962-1964.
19 Si cit., pp. 11-12.
32 Si veda J.H. Burns, The Cambridge History of Medieval Political Thought, c. 350 – c. 1450, Cambridge 1988, pp. 375-378.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] compendiate nello Speculum historiale di Vincent de Beauvais, così Bruni mira a riscattare Firenze dalla sua tradizione e mentalità di comunemedievale, dal punto di vista rinnovato di un potere che mira alla piena sovranità, e che perciò si dota di ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] V, Milano 1972, pp. 1-21).
G.M. Monti, Il diritto comune nella concezione sveva e angioina, ibid., pp. 195-225 (anche in Studi . 91-106.
E. Pispisa, Federico II legi-slatore nelle cronache medievali, ibid., pp. 285-301.
R. Ajello, Origini e condizioni ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] cui in Federico si poteva notare come "nel dualismo medievale fra legge divina e legge umana si inserisse e al fatto che l'imperatore spese in Italia e nella lotta coi comuni e col papato la massima parte della sua attività, delle sue energie ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] nessuno di noi dirà che si debba tornare alle leghe medievali. L’associazione dei lavoratori è un fatto utile e per il patto, non si può dire che fra socialisti e comunisti vi fosse identità di vedute intorno al dover essere del sindacato. ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] della Controriforma. Sismondi vi opponeva la morale civile, il patriottismo, il senso d’indipendenza delle comunità cittadine medievali. L’azione della Chiesa controriformistica aveva fatto degli italiani un popolo cattolico più che cristiano, aveva ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] il Palazzo del Laterano, risultante da successive aggiunte medievali. Il complesso fu demolito e al suo ; G. Giubbini-L. Londei, La visita di mons. Innocenzo Malvasia alle comunità dell'Umbria: Perugia, Todi, Assisi, Perugia 1994; C. Mandel, Sixtus ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] nel 1474 il riconoscimento di papa Sisto IV per la comunità da lui costituita in Calabria e da papa Alessandro VI .
Che ne venga anche approfondita, non superata la frattura già medievale tra liturgia e fedeli, facendo della stessa liturgia «una cosa ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] faceva parte dell'eredità degli alchimisti medievali, estesa al mondo organico dagli allevatori personaggio […] c'è differenza tra le virtù eroiche e le virtù delle persone comuni; tra la gloria e la buona reputazione" (Balzac a Chapelain, 1° maggio ...
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Gregorio IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni, in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140!); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] italiano, II-III; G. Rossi, Studi e testi di storia giuridica medievale, a cura di G. Gualandi-N. Sarti, Milano 1997, in partic. pp. 141-264: Universitas scholarium e Comune (secoli XII e XIV), nonché gli aggiornamenti apportati da C. Dolcini a ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...