DELLA TORRE, Pagano
Giuliana L. Fantoni
Figlio di Iacopo e nipote di Martino, detto il Gigante, conte di Valsassina, ci sono ignoti il luogo e l'anno di nascita. Il D. è nominato nelle fonti per la [...] Brescia, in: Arch. stor. lomb., XXIII (1896), p. 17; V. Franchini, Saggio di ricerche su l'istituto del podestà nei comunimedievali, Bologna 19 12, pp. 213 s.; G. Franceschini, La vita politica e sociale del Duecento, in Storia di Milano, IV, Milano ...
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Baretti, Giuseppe
Vincenza Perdichizzi
Polemista, critico letterario, linguista (Torino 1719 - Londra 1789), celebre soprattutto per la rivista «La frusta letteraria» (1763-1765). Dopo aver soggiornato [...] al dispotismo illuminato, prefigurato nel buon governo dei Medici, quanto – bisogna credere – per il deprezzamento dei liberi comunimedievali, diffuso nel Settecento prima della celebrazione di Simonde de Sismondi. E infatti il repubblicanesimo di M ...
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RAPPRESENTANZA politica
Luigi ROSSI
Arnaldo VOLPICELLI
Comunemente, quando si parla di rappresentanza politica, si allude al parlamento e soprattutto alla camera dei deputati (v. parlamento). E certo [...] nella rappresentanza. Tale rappresentanza, peraltro, fu spesso non nello stato, ma in frammenti di stato, come i comunimedievali, e soprattutto fu riconosciuta come privilegio e come antitesi di classi e interessi, divenendo così i rappresentanti ...
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RAPPRESAGLIE (fr. droit de marque, représailles; ted. Repressalien)
Pier Silverio LEICHT
Arrigo CAVAGLIERI
Storia del diritto. - Le difficoltà gravissime, che lo straniero incontra durante l'alto [...] rendere giustizia ai sudditi stranieri come ai proprî cittadini.
Bibl.: A. Del Vecchio-E. Casanova, Le rappresaglie nei comunimedievali, Bologna 1894; A. Solmi, Storia del diritto ital., Milano 1930, par. 56; M. Roberti, Svolgimento storico del dir ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] integrare la loro. Gli studiosi che hanno colto tale complessa ed articolata natura della realtà istituzionale dei comunimedievali hanno abbandonato l'ottica con la quale in precedenza era vista la dialettica tra autorità del governo municipale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] e le infiltrazioni germaniche che si erano prodotte con le invasioni barbariche. Così, anche la frastagliata storia dei Comunimedievali, che a prima vista sembra il trionfo del particolarismo, diventa riconducibile ad alcuni elementi di fondo: il ...
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La finanza pubblica
Michael Knapton
Introduzione
La storiografia riguardante la finanza pubblica veneziana nel medioevo poggia sulle fondamentali iniziative di pubblicazione e analisi delle principali [...] i "servizi" e l'azione assistenziale, il caso veneziano conferma il loro scarso rilievo complessivo fra le spese dei comunimedievali: non si ha notizia di maestri di scuola al soldo pubblico prima del '400, anche se Venezia fu anticipata ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] a promuovere l'ordinato sviluppo della società, e pensava che l'Italia fosse stata grande quando era libera nei suoi comunimedievali e che avesse cominciato a decadere e a rimpicciolirsi moralmente quando la Chiesa e il principato la chiusero in una ...
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Relazioni internazionali
Carlo Maria Santoro
Definizioni
Oggetto della disciplina politologica delle 'relazioni internazionali' è lo studio della politica internazionale. La politica internazionale [...] VII e il IV secolo a.C., o quelli cinesi (Regni combattenti) fra il V e il III secolo a.C., ovvero i Comunimedievali italiani fra l'XI e il XIII secolo, le Città anseatiche e gli Stati regionali europei dei secoli XIV e XV.
L'instabilità permanente ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] . Al riguardo, è significativo che Simonde de Sismondi, uno dei più efficaci narratori della civiltà urbana, esalti i comunimedievali sia come «parcelle» e «primi elementi» della nazione italiana sia come interpreti di «quelle virtù pubbliche di cui ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...