(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] del diritto comm. it. nel sec. XIII, Torino 1930. V. anche A. Del Vecchio-E. Casanova, Le rappresaglie nei Comunimedievali e specialmente in Firenze, Bologna 1894; G. Arias, I trattati comm. della Repubbl. Fiorentina, I (sec. XIII), Firenze 1901 ...
Leggi Tutto
L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] degli antichi municipî non si spegnerà del tutto, e costituirà anzi uno degli elementi della formazione dei comunimedievali (v. comune).
Bibl.: E. Kuhn, Die städtische und bürgerl. Verfassung des römischen Reichs, Lipsia 1864; J. Marquardt, Römische ...
Leggi Tutto
GRAMSCI, Antonio
Valentino Gerratana
(App. II, I, p. 1075)
Uomo politico e scrittore. Nuova luce sulla sua biografia e sui contenuti della sua opera è stata gettata dagli studi compiuti negli anni più [...] , che ha al centro il concetto di ''egemonia'', porta anche a una nuova interpretazione della caduta dei Comunimedievali e della loro incapacità di superare la fase economico-corporativa dello stato, per il carattere cosmopolita degli intellettuali ...
Leggi Tutto
Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] della grande massa della popolazione. È vero che qualche cosa di simile era già avvenuto in alcuni dei grandi comunimedievali, e soprattutto a Venezia; ma, in questi casi, le importazioni di cereali e d'altre derrate alimentari erano considerate ...
Leggi Tutto
OSIMO (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Bruno MOLAJOLI
Margherita GUARDUCCI
Giuseppe CASTELLANI
Città delle Marche, in provincia di Ancona, posta sopra uno dei fastigi (m. 265) della catena delle [...] .; id., in Architettura e arti decorative, VII (1927), p. 5 segg.; O. Sabbadini, La città di Osimo al tempo dei comunimedievali, Osimo 1928; E. Serra, L'arte nelle Marche, Pesaro 1929; Elenco degli edifici monumentali, XL: Provincia di Ancona, Roma ...
Leggi Tutto
. Con la generica denominazione di diritti etiopici si indicano le consuetudini giuridiche, secondo le quali si regola la vita presso le svariate masse umane che sono stabilite nella vastissima regione [...] . Sotto qualche aspetto, siffatte " leggi" locali possono compararsi con gli statuti dei nostri comunimedievali, almeno del tempo più antico: comune il fondo sostanziale; divergenti questa o quella applicazione; talvolta diverso lo stesso spirito ...
Leggi Tutto
. Antica città del ‛Irāq, oggi in rovina. Sorse, sul corso inferiore dell'Eufrate, a poca distanza dall'antico centro di al-Ḥīrah e poco a sud delle rovine di Babilonia, nei primi anni delle conquiste [...] agitato. Pur senza che vi sorgesse una vita municipale paragonabile a quella delle città greche e italiche o dei comunimedievali, la popolazione ebbe un forte sentimento autonomistico. Dopo il breve califfato di ‛Alī (656-661 d. C.), in cui ...
Leggi Tutto
Nome usato (per la prima volta pare dai fisiocrati) per indicare il complesso di principi in materia di politica economica (detto anche sistema mercantile o mercantilista), corrispondente alla prassi dell’epoca [...] colbertismo.
Alcuni elementi propri della politica mercantilistica si possono già ritrovare nella prassi dei maggiori Comunimedievali, specialmente italiani, in cui l’intervento del potere pubblico in materia industriale, commerciale e monetaria ...
Leggi Tutto
In generale, il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica [...] che per il referendum), ma indirettamente attraverso gli organi cui la Costituzione stessa attribuisce la rappresentanza.
Storia
Nei comunimedievali italiani, la designazione di p. fu data talvolta alle organizzazioni di cittadini reclutati su base ...
Leggi Tutto
Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] (ma solo in caso di negozio privato) memoratorium. Differiva perciò dalla charta (➔) che aveva valore dispositivo.
Nei comunimedievali italiani, il giuramento prestato dalle magistrature all’atto d’assumere la carica. I b. specificavano di solito le ...
Leggi Tutto
comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...