Sarebbe il caso, in effetti. Per quel che ci riguarda, provvederemo. La ringraziamo per la segnalazione. L’uso transitivo di sfiatare nell’accezione causativa (sfiatare = ‘far sfiatare’, cioè far uscire gas, vapori da un’apertura naturale o artifici ...
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Quello che ci viene segnalato è un uso estensivo, effettivamente abbastanza diffuso (o rilasciato?) nella lingua comune, anche quella scritta, di rilasciare nel senso concreto di 'allentare, mollare, lasciar [...] andare', presente Solo per segnalare che nel vocabolario non viene contemplato un significato molto comune del verbo "rilasciare": quello di emv. nel Vocabolario Tre ...
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Evitando di cadere nel simpatico trabocchetto logico teso da chi ci ha posto l'interessante quesito, possiamo dire che l'avverbio assolutamente è di significato neutro, in quanto non comporta né un significato positivo, né un significato negativo. T ...
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Precisiamo: la correttezza di una parola riguarda la regolarità della sua struttura fonomorfologica e l'adeguatezza del suo uso in un determinato testo, all'interno di un certo contesto comunicativo. Se [...] scrivo acua anziché acqua, sicuramente uso una ...
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Con biomimesi si designa la disciplina, di recente formalizzazione, che studia e imita le caratteristiche degli esseri viventi come modello cui ispirarsi per il miglioramento di attività e tecnologie umane. Si cita il caso della produzione di imperm ...
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Intanto va detto che se una parola è adoperata nella lingua parlata, ma magari non ha riscontro in usi scritti noti al singolo parlante o non è registrata in un dizionario, non per questo essa non appartiene alla “lingua italiana”, poiché la lingua ...
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Andrea PronattiDa tempi remoti corvo viene usato in senso figurato come epiteto di persone che abbiano un aspetto sinistro o che venga giudicato iettatorio; corvo del malaugurio (ora meno usato di uccello del malaugurio) significa «chi annuncia disg ...
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Rita PinnaNon sembra che si possa definire tra frizzi e lazzi una vera espressione, ossia, in termini tecnici, una unità polirematica, caratterizzata dalla presenza di più parole che devono essere presenti in una sequenza e in una forma cristallizza ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento attuale, ente territoriale...
Il Comune è, nell’ordinamento italiano, l’ente pubblico territoriale e rappresentativo di base (artt. 114, co. 1, e 118, co. 1, Cost.). Nel ricollegarsi, da un punto di vista terminologico, a quella peculiare esperienza politico-giuridica che...