L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] , 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 191-226.
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] va a incrociarsi con quelle di genere e di numero, l’italiano mostra pienamente il fenomeno nei suoi due allocutivi di cortesia principali, uno marcato oggi in diatopia (il voi), l’altro di uso comune (il lei). Vi è poi l’allocutivo loro, tipico di ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] precise. Il che polivalente si associa qui inoltre all’indicativo. Questo fenomeno viene comunemente considerato un tratto pan-italiano, connesso coi più generali fenomeni di ristrutturazione e ristandardizzazione della lingua contemporanea (Berruto ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] . Spesso la fantasia si limita a modificare leggermente un nome comune per ottenere un marchio esclusivo e trasparente a un tempo; , Postamat, ecc.).
I nomi commerciali hanno subìto in Italia il fascino di lingue antiche e straniere, come scelta di ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] ), pp. 297-334.
Scalise, Sergio (1994), Morfologia, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Simone, Raffaele ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] in genere prevede un’alternanza morfofonologica, per altro comune a tutte le «basi terminanti in -one/ , Franz (a cura di) (2004), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Iacobini, Claudio (2004), Prefissazione, in Grossmann & ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] appartiene la parola derivata. I prefissi non hanno infatti questa capacità. Il cumulo di suffissi è un procedimento comune in italiano contemporaneo, in particolare nei linguaggi settoriali (per es., soci-al-izz-abil-ità, con quattro suffissi); solo ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] Prodi. Da ultimo, l’antonomasia beneficia dell’irruzione di altre lingue nell’italiano, permettendo così nuovi percorsi di elaborazione delle credenze da parte dei mezzi di comunicazione di massa, specialmente nei casi in cui, attraverso i mass media ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] un particolare comportamento o appartenga ad un gruppo.
L’italiano ha una ricca serie di ➔ suffissi per formare nomi accomunati dal fatto di essere gli esiti italiani di un comune capostipite latino, -arius, che troviamo, variamente adattato, in ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] , Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Vanelli ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...