Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] su alcune delle lingue parlate nei paesi di emigrazione.
In Argentina l’italiano intervenne nella formazione del cocoliche, lingua mista italo-spagnola parlata dalla numerosa comunità italiana presente nell’area di Buenos Aires, dove a cavallo tra ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] ad esso.
Si noti invece come il processo che aveva portato all’imporsi del fiorentino come lingua scritta comune in Italia costituisca un esempio di esito diverso di una situazione di diglossia precedente; in questo caso, infatti, era stato ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] , 1983-1988, 4 voll., vol. 3° (Aspetti fonetici della comunicazione), pp. 15-87.
Schmid, Stephan (1999), Fonetica e fonologia dell’italiano, Torino, Paravia.
Serianni, Luca (2000), Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi, con la collaborazione di A ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] del nome in inglese: a beautiful girl), la situazione dell’italiano è più articolata.
In molti casi la posizione rispetto al il Mulino.
Serianni, Luca (19912), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dei vocabolari dialettali), Roma, P. Maglione - C. Strini.
Norreri, Oscar (1905), Avviamento allo studio dell’italiano nel Comune di Castelmadama, Perugia, Unione tipografica cooperativa (rist. anast. Castelmadama, 1986).
Radtke, Edgar (1997), I ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] o meno unitaria da noi si arrivò soltanto dopo l’unità d’Italia, in ritardo, dunque, rispetto ad altri paesi europei e, capirne il senso generale e senza assistere direttamente al contesto comunicativo: già soltanto dal tono della voce, dalle pause, ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] parole in realtà non è del tutto univoca. Anche in italiano due sequenze possono essere omofone e non omografe (per esempio, Napoli, 2 novembre 2006)
Quando è usata nel linguaggio comune, l’etichetta di bisticcio è meno circostanziata e più generica ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] dell’Ottocento e poi diffuso nelle altre lingue, tra cui l’italiano. In realtà, come ricorda Bice Mortara Garavelli, «il procedimento ha le sue radici nell’uso linguistico comune ed è documentabile ben prima dell’Ottocento» (Mortara Garavelli 1995 ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] ) parlati nel settore alpino del Piemonte tra la Val di Susa e la Val Vermenagna (➔ provenzale, comunità). Nell’Italia meridionale e insulare, le parlate alloglotte appaiono maggiormente disperse, come risultato dell’immigrazione in epoca medievale e ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] da alta elaborazione lessicale e sintattica e dall’impiego di costrutti e termini letterari, formali e poco comuni;
(b) l’italiano parlato formale, varietà diafasica impiegata nelle situazioni di maggiore impegno sociale e in ambiti come le occasioni ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...