CIPOLLONI (de' Cipollonis), Antonio
Luisa Miglio
Nacque a Firenze da Nicolò presumibilmente nella, prima metà del XIV secolo. Entrato nell'Ordine domenicano in data imprecisata, lo ritroviamo nel 1373 [...] il Comune e la Chiesa di Volterra, ambedue rivendicanti diritti sul castello di Berignone in Val di Cecina G. Leoncini, Illustraz. della cattedrale di Volterra, Siena 1869, pp. 268 s.; L. Marziani, Istorie della città di Giovenazzo, Bari 1878, p. 109 ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Venezia
Giuseppina De Sandre
Nato probabilmente intorno alla metà del sec. XIV a Venez;a, viene ricordato per'la prima volta dalle fonti nel 1381 come maestro di teologia nel convento [...] e i suoi seguaci, di qualsiasi condizione essi fossero; e, perché la fedeltà al papa di Roma fosse una realtà comune a tutto l'Ordine di Lecceto, in terra senese, centro di intensa vita spirituale già legato per molteplici contatti a Caterina da Siena ...
Leggi Tutto
BARBA, Giovanni Giacomo
Giuseppe Alberigo
Incerti sono l'anno e il luogo di nascita, e mentre un biografo del secolo scorso sostiene che essa sia avvenuta nei primi anni del sec. XVI ad Angri (G. De [...] ebbe il baccellierato in teologia, continuando l'insegnamento a Siena sino all'agosto dello stesso anno. Fu mandato allora a tra i due uomini - sicuramente di statura ben diversa - abbia influito anche la comune origine napoletana. Il 14giugno 1538 ...
Leggi Tutto
LAPO da Poggibonsi (Lapus Tuctus)
Andrea Bartocci
Figlio di Tuto, nacque alla fine del secolo XIII ed entrò in data sconosciuta nell'Ordine di S. Benedetto. Al principio del Trecento studiò diritto canonico [...] comune padronanza dell'ordinamento canonico e il documentato legame con Giovanni d'Andrea resero celebre il nome di L. oltre i confini di , Un manuscrito de los "Consilia" de Federico Petrucci de Siena, in Studi senesi, s. 3, XXXVII (1988), suppl ...
Leggi Tutto
DEL TASSO, Leonardo
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1465, fu verosimilmente avviato all'arte dal padre, Chimenti di Francesco, con cui lavorò in S. Pancrazio opere importanti oggi perdute (cfr. voce [...] comune dell'opera del D., nella quale una ricca incorniciatura di marmo bianco ingloba, stagliate contro un fondo di marmo nero, le figure, ancora in marmo bianco, di : scritti vari, Siena 1873, pp. 245, 253;G. Baroni, La parrocchia di S. Martino a ...
Leggi Tutto
DELLA STUFA, Girolamo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1380. Figlio unico di Giovanni di Lotto e di una figlia di Bernardo di Ambrogio di Meo, apparteneva a una ricca e prestigiosa famiglia [...] i più diseredati. Il maggiore esponente di questo nuovo modo di predicare era Bernardino da Siena, di cui il D. fu uno dei permisero che il suo corpo venisse sepolto, nel cimitero comune dei frati, per cui fu provvisoriamente tumulato nel chiostro ...
Leggi Tutto
ERMANNO
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Di questo ecclesiastico è nota solo l'attività da lui svolta come vescovo di Volterra, sede di cui è attestato presule dalle fonti a noi note solo a partire dal [...] 1732, p. 1055; G. Leoncini, Illustraz. della cattedrale di Volterra, Siena 1869, p. 248; G. Cappelletti, Le Chiese d' e la vita comune del clero nelle biografie di Andrea di Strumi e di Atto di Vallombrosa, in La vita comune del clero, Milano ...
Leggi Tutto
DOVIZI, Giovan Battista
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena (prov. Arezzo) nella seconda metà del sec. XV, e forse dopo il 1470, da Francesco e Francesca Nutarrini, ultimo di cinque figli: Piero, Bernardo, [...] si ricavano da due lettere del già ricordato Angelo da Bibbiena indirizzate al comune amico Andrea da Foiano, commissario fiorentino a Siena, datate 26 febbraio e 8 marzo 1491. Di Angelo da Bibbiena è rimasta pure una lettera al D. del 18 ott ...
Leggi Tutto
sienite
s. f. [dal nome di Siene, antica città dell’Alto Egitto, sulla destra del Nilo, l’odierna Assuan]. – In petrografia, nome generico di rocce eruttive intrusive prive o poverissime di quarzo, caratterizzate dall’associazione di un feldspato...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....