TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] allacciate (campagi) e i foderi delle lunghe spade con manico a testa d'aquila, che impugnano nella mano sinistra al interpretato come l'antica forma di saluto per abbraccio, un tempo assai comune (i cotidiana oscula: cfr. Suet., Tib., 34, 2), ma ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (Mediolanum, Mediolanium)
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
Sorta in zona abitata nella media e tarda Età del Bronzo in area [...] forse decorava un soffitto con Ganimede rapito dall'aquila) e stele.
Tralasciando le scarse testimonianze di marmo, rinvenuta nel 1846 nella zona di S. Primo, comunemente nota come ritratto dell'imperatrice Teodora; e la valva del dittico di avorio ...
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GANDOLFI, Mauro
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna da Gaetano e da Giovanna Spisani il 18 sett. 1764.
Bambino, fu spesso modello al padre pittore secondo quanto lui stesso ricorda in uno scritto [...] raffigurante "l'Italia che suscita l'aquila napoleoniana", opera di qualità modesta, del Risorgimento italiano, Modena 1907; Brevi cenni della vita di Mauro Gandolfi bolognese…, a cura di A. Zanotti, in Il Comune di Bologna, XI (1925), 2, ...
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MODELLO
H.L. Kessler
L'uso di copiare opere del passato costituì, durante tutto il Medioevo, uno dei momenti centrali della produzione artistica, riflettendo sia la natura artigianale dell'arte medievale [...] siano stati il tipo più comune di m. durante il Il codice di Friburgo conserva inoltre parti della tavola dell'indice, da cui si evince che, rappresentati numerosi uccelli (falcone, passero, faraona, aquila) e un castoro, uno scoiattolo, un cervo ...
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ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] essa. Al contrario dell'a., inoltre, lo scrigno mantiene le sue caratteristiche di mobilità, sebbene sia comune a entrambi nel stessa città (Volterra, Forlì, Camerino, Pavia, Faenza, Aquila, Cremona), di concorrenza tra gli Ordini mendicanti in una ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] dei Tirannicidi (v. vol. i, fig. 854). Gli s. comunidelle truppe potevano avere simboli unificati: la civetta per gli Ateniesi, la Sfinge argento, con umbone centrale emisferico, recante un'aquila ad ali aperte e attorno figurazioni varie e due ...
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NEMRUD DAGH
F. K. Dörner
È la tomba con il santuario sepolcrale del re Antioco I di Commagene (morto fra il 38 e il 32 a. C.).
Il santuario si trova a 2.100 m di altezza sulle vette dell'Anti-Tauro. [...] progettare un tracciato di vie di comunicazione per i trasporti commerciali che collegassero quella parte della regione con l'Anatolia centrale le parti con due basi ornate con le statue di un'aquila e di un leone di cui sono rimasti soltanto alcuni ...
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INSEGNA
G. Forni
− Contrassegno distintivo per indicare a vista e simbolicamente un'autorità (eventualmente con le specifiche funzioni e i poteri connessi), una dignità, uno stato giuridico, una unità [...] manipolo, la legione ebbe, da Mario in poi, anche una propria i. comune, puramente simbolica: l'aquila; mentre il vexillum divenne l'i. simbolica di un distaccamento della legione, chiamato per l'appunto vexillatio. Il vexillum, inoltre, rimase l'i ...
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DE ANGELIS, Giulio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1845 da Domenico e da Adelaide Agricola. Visse a Perugia fin dalla prima giovinezza: ad appena otto anni risulta infatti iscritto ai corsi dell'accademia [...] dell'istituto perugino dal 1858 al 1865, discepolo, fra gli altri, di S. Valeri, romano, che vi insegnò pittura dal 1845 al '73. Nei lunghi anni trascorsi a Perugia, il D. si distinse per "non comune e provincia e delle Provincie di Aquila e Chieti, ...
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FANTACCHIOTTI, Odoardo
Lia Bernini
Nacque a Roma il 20 maggio 1811 da Niccolò Carolina Venturi. L'anno di nascita, che nei repertori risulta erroneamente il 1809, si deduce dall'atto di morte (Firenze, [...] foto n. 173520), un Ganimede rapito dall'aquila di Giove (1865, commissione di W. B. Comune, Uffizio d'arte, 1868, filza 517, affare 2275; filza 520, affare 2596). Dalla moglie Paolina Galli ebbe quattro figli, fra cui Cesare, scultore ed erede dello ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....
aliaeto
aliaèto s. m. [lat. scient. Haliaetus, comp. di hali- «ali-2» e del gr. ἀετός «aquila»]. – Genere di uccelli della famiglia accipitridi, cosmopolita (è assente solo nell’America Merid.); comprende nove specie, fra cui l’aquila comune...