I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] si è bevuto una birra ghiacciata → *Mario ha bevuto per sé una birra ghiacciata
Va osservato, inoltre, che nei ➔ tempi composti l’ausiliare è sempre essere, come si vede negli esempi proposti.
Il pronome riflessivo libero si adopera quando si vuole ...
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DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a [...] / vor-rei (= sillaba accentata che termina in vocale / sillaba accentata che termina per consonante)
Muovere e i suoi composti, e verbi come suonare, risuonare, tuonare, scuotere, tendono a mantenere il dittongo anche in sillaba non accentata
io ...
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Ottava lettera dell’➔alfabeto, la ‹h› in italiano, diversamente da quel che accade in altre lingue (come inglese e tedesco), è ‘muta’, cioè non si pronuncia. Soltanto in alcune interiezioni (➔ interiezione; [...] h apparentemente arbitraria sia conservata nelle forme delle persone del presente indicativo di avere (e, di conseguenza, nei tempi composti di tutti gli altri verbi che richiedono avere come ausiliare: i bimbi hanno mangiato?) si spiega anche con la ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] per es., caballŭm > ca[v]allo, ma pedem > pie[d]e). Altri casi di lenizione si sono verificati nei nessi composti da consonante sonora + vibrante: es. nigrum > ne[r]o.
Fenomeni di assimilazione sono all’origine di consonanti geminate, ad es ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] aspettava ancora te prima d’esser portata via (Slataper, Il mio Carso)
O può essere sostituito dalla congiunzione composta oppure in costruzioni monosindetiche:
(24) Preferisci essere fritto in padella, oppure preferisci di essere cotto nel tegame ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] , ma con pretese di esaustività, ampiezza e completezza.
Questa accezione aveva un illustre antecedente nei Livres dou Tresors composti da Brunetto Latini tra il 1260 e il 1266, che godettero di ampia circolazione manoscritta tanto in Italia quanto ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] rari casi non digrammi, ma nessi biconsonantici: gl a inizio di parola (per es., glicine) eccetto che in gli e composti (come glielo) e in termini particolari come anglicano, geroglifico; gn nei germanismi (per es., wagneriano) e in alcuni ➔ cultismi ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] araba monorima: amore, panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabo dialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] esposizione si fondava sui modelli (sermo antiquus) dei più antichi predicatori, che davanti ai fedeli volgarizzavano sermoni composti in un latino semplice, tale da essere immediatamente trasposto nella lingua dell’uditorio (➔ predicazione e lingua ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] nel tempo. I verbi reggenti venire e andare, in questo contesto, compaiono nelle forme semplici, ma non in quelle composte (i compiti venivano assegnati, *i compiti sono venuti assegnati). Si noti, pertanto, la differenza tra la passiva formata con ...
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compost
〈kòmpost〉 s. ingl. [dal fr. ant. compost, e questo dal lat. composĭtus, part. pass. di componĕre «comporre»; cfr. composta nel sign. 2], usato in ital. al masch. – Miscela, simile a un terriccio bruno, soffice, ottenuta mediante triturazione...