Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] che, al punto di equivalenza, formano complessi (o anche precipitati) colorati.
Gli indicatori di adsorbimento sono compostiorganici che in determinate condizioni vengono adsorbiti dalla superficie di un precipitato facendone variare il colore (per ...
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Metodo di analisi chimica di sostanze in soluzione, basato sulla determinazione dei valori assunti dalla corrente elettrica al variare della tensione applicata alla cella di misura.
I polarografi
La p. [...] grande impiego per analisi industriali e merceologiche, con riferimento non soltanto al dosaggio di metalli, ma anche di compostiorganici. Dopo qualche anno di stasi, la produzione di lavori polarografici è ripresa con particolare slancio nel campo ...
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Chimica
Trattamento di decomposizione che si fa subire a sostanze naturali a opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (come, per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio [...] si trovano sotto forma di prodotti complessi costituiti da miscele di tre categorie di compostiorganici: carboidrati, proteine e lipidi. Negli organismi superiori gli alimenti debbono perciò subire un processo di frammentazione e di macerazione (per ...
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Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As.
Generalità
Noto fin dall’antichità, l’a. fu isolato per la prima [...] , in pirotecnica (fuochi azzurri) e come depilante nella concia delle pelli.
Si dà il nome di arsenobenzene a una classe di compostiorganici dell’a. trivalente nei quali a ogni atomo d’a. è legato un gruppo benzenico; hanno struttura R−As=As−R ...
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Chimica
Gas incolore, di odore penetrante, irritante, tossico, di formula NH3. A 0 °C e pressione atmosferica, 1 litro di a. ha massa di 0,771 g; bolle a −33,3 °C e solidifica a −77,7 °C sotto forma di [...] mantenuta molto bassa. Ciò è ottenuto attraverso la formazione di compostiorganici non tossici (detossicazione) che possono venire utilizzati dall’organismo o avviati agli organi escretori per l’eliminazione. L’escrezione dell’a. dipende dalla ...
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Chimico (Darmstadt 1829 - Bonn 1896). Uno tra i fondatori della teoria della struttura molecolare, dalle sue ricerche sono derivate alcune delle principali teorie moderne sui compostiorganici, come quella [...] , in un celebre lavoro del 1858, ad avanzare l'ipotesi, dimostratasi successivamente corretta, che gli atomi di carbonio nei compostiorganici fossero uniti gli uni agli altri come in una catena. In un altro famoso lavoro del 1865, per spiegare le ...
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Gas incolore e inodore, CO2 (detto anche biossido o diossido di carbonio), più pesante dell’aria (densità 1,527 rispetto all’aria), facilmente liquefacibile, solubile in acqua, in alcol ecc. È il principale [...] dalle piante mediante la fotosintesi clorofilliana e impiegata per la sintesi dei glicidi, e dagli organismi animali per formare vari compostiorganici (per es., basi puriniche e pirimidiniche). Negli animali si forma continuamente anidride c. dai ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] dibatté col Berzelius alcune questioni sulla teoria elettrochimica; asserì l'identità delle leggi inorganiche e organiche e definì la formula di alcuni compostiorganici; cercò di stabilire i numeri affinitari che misurano l'affinità dei corpi per il ...
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Isotopo dell’idrogeno ordinario, rispetto al quale ha massa atomica doppia (il nucleo del suo atomo è costituito da un protone e da un neutrone, quello dell’atomo di idrogeno solo da un protone). Detto [...] limitata capacità di assorbirne sia per la sua buona capacità di rallentarli, il d. si usa inoltre nella sintesi di compostiorganici preparati a scopo di studio (in particolare l’ossido di d., detto anche acqua pesante); allo stato liquido è usato ...
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Elemento chimico bivalente, scoperto da L.-N. Vauquelin (1797), detto un tempo glucinio per il sapore dolciastro dei suoi sali; ha il simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,02; è un metallo leggero [...] al calore, produce facilmente l’ossido, BeO, usato come refrattario e nelle lampade fluorescenti. Sono anche noti alcuni compostiorganici del b., come il dimetilberillio, Be(CH3)2, assai studiato per la particolarità della struttura e della natura ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...
organicazione
organicazióne s. f. [der. di organico]. – In fisiologia, soprattutto quella vegetale, processo biochimico per il quale certi elementi chimici (carbonio, azoto, zolfo, fosforo, ecc.), passano dallo stato di composto inorganico...